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    BOVES - Wednesday 16 April 2025, 09:13

    Omicidio di Nada Cella, il fratello di Annalucia Cecere: "È una donna irascibile, può averla uccisa"

    Sentito durante il dibattimento in corso a Genova, ha parlato con i giornalisti fuori dall'aula: "Se viene contraddetta diventa di una cattiveria impressionante"
    foto Ansa
    foto Ansa
    Colpo di scena nel processo per l'omicidio di Nada Cella, la segretaria del commercialista Marco Soracco uccisa nello studio nel 1996 a Chiavari. Durante il dibattimento in corso a Genova contro Annalucia Cecere, imputata per il delitto oggi residente a Mellana di Boves, ieri, martedì 15 aprile, è stato sentito il fratello Maurizio, il quale, parlando fuori dall'aula con i giornalisti, ha detto: "Mia sorella può avere ucciso. Se viene contraddetta diventa di una cattiveria impressionante. Se Nada quel giorno le ha risposto male, magari ha cominciato a colpirla". Parole riportate dall’Ansa che vanno a sposare la tesi dell'accusa, secondo la quale l'omicida avrebbe ucciso per un raptus di gelosia.
     
    
In aula, però, l’uomo ha detto altre cose, pur confermando che la sorella è “una donna irascibile”: il fratello di Annalucia Cecere ha spiegato che, dopo avere saputo che le indagini erano state riaperte e la sorella era coinvolta, ha iniziato a farle domande. "Mi ha detto che non era stata lei a ucciderla. Lei non voleva parlare al telefono, mi diceva che poteva essere intercettata e mi chiamava con telefoni non suoi. È sempre stata una donna irascibile, che si arrabbiava se la contraddicevi. Se ha sbagliato deve pagare".
     
    Prima di lui, i giudici hanno raccolto anche la testimonianza di un ex fidanzato, Adelmo Roda. "Era possessiva e gelosa - ha spiegato - quando si arrabbiava era impossibile farla ragionare. Era esplosiva a livello di parole. Mia madre disse che dovevo lasciarla perché aveva un figlio. Ho continuato a vederla quando ci lasciammo, ci vedevamo alla Dolce Vita a ballare. Io andavo con la mia comitiva, lei con la sua. L'ho vista anche con Soracco. Quando sono state riaperte le indagini mi cercò: continuava a farmi domande sulla nostra relazione, continuava a dire che era finita dopo l'omicidio di Nada, ma in realtà era finita prima".
     
    Redazione
    luogo BOVES
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