Parroco cuneese patteggia pena per atti sessuali con una minorenne, la Diocesi avvia il processo canonico
I fatti contestati risalgono ad alcuni anni fa, quando il sacerdote aveva intrattenuto una relazione con una parrocchiana che all’epoca aveva meno di sedici anniAccusato di atti sessuali con una minorenne consenziente, ha patteggiato una pena di un anno e otto mesi un parroco cinquantenne cuneese, don Carlo Occelli, conosciuto come “don Ocio”. I fatti contestati risalgono ad alcuni anni fa, quando il sacerdote aveva intrattenuto una relazione con una parrocchiana che all’epoca aveva meno di sedici anni. Un rapporto consenziente, in cui non sono emerse costrizioni e violenze: per questo il reato contestato è quello relativo all’articolo 609 quater del codice penale, il meno grave.
Ordinato presbitero nel 2001, fino a un mese fa il parroco era il titolare del Cuore Immacolato di Cuneo, prima di essere trasferito. “Per un anno farà un’esperienza in ambito caritativo su iniziative della Caritas Italiana”, aveva comunicato la Diocesi a settembre.
L’istanza di patteggiamento, concordata dai suoi avvocati e il pm, è stata presentata al giudice per le indagini preliminari Alberto Boetti. La pena è sospesa, subordinata a percorsi di recupero che il sacerdote dovrà affrontare e superare. La giovane, oggi maggiorenne, si è costituita parte civile. Il risarcimento dovrà essere quantificato in sede civile.
Sul caso è intervenuta con una nota anche la Diocesi di Cuneo-Fossano, la quale ha fatto sapere che il Vescovo ha “subito adottato le procedure canoniche previste non appena informato dei fatti e del procedimento penale in corso, e cioè un’indagine previa, trasmessa al Dicastero competente della Santa Sede, e l’avvio di un processo canonico, ancora in corso, di cui ora si attende l’esito”.
CUNEO Cronaca

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