Salvato da una 'challenge' online da una tredicenne cuneese, sarà affidato al suo Comune di residenza
Lo ha stabilito il Tribunale dei Minori di Milano per il quindicenne del varesotto che in una chat su Whatsapp aveva detto di volersi uccidere se la giovane di Cuneo non avesse giocato con luiÈ stato affidato ai Servizi Sociali del suo Comune di residenza, in provincia di Varese, il quindicenne che due settimane fa aveva intrapreso una “challenge” online che avrebbe potuto portarlo alla morte, se una tredicenne di Cuneo non avesse avvertito la madre che, a sua volta, ha chiamato le forze dell’ordine. Il ragazzo, in una chat su Whatsapp, aveva detto che si sarebbe tolto la vita se la tredicenne non avesse accettato di giocare con lui. A decidere di affidarlo al Comune - come riferisce l’Ansa - è stato il Tribunale dei minori di Milano che ha adottato il provvedimento in considerazione delle "inadeguatezze manifestate dai genitori a prendersi carico dei problemi del figlio” e per “attivare un percorso di sostegno alla genitorialità per il padre e la madre affinché siano aiutati a sintonizzarsi sui bisogni dei figlio, nonché un interventi educativo domiciliare come concreto ausilio al ragazzo".
Il giovane, riporta sempre l’Ansa, ormai da tempo viveva chiuso nella propria camera senza aver rapporti sociali se non via chat. Secondo il presidente del Tribunale di minori di Milano Maria Carla Gatto “il fenomeno delle challenge online, le sfide estreme, è in costante e preoccupante aumento e spinge gli adolescenti a fare scelte tragiche, alcune delle quali sono fortunatamente intercettate in tempo".
Redazione
CUNEO Cronaca