Scandalo maltrattamenti, tutti ricollocati gli ospiti del centro diurno cuneese
Giovedì la conferenza stampa sull’esito delle indagini che hanno portato in carcere i vertici della cooperativa “Per Mano”: l’Asl ha pagato 1,4 milioni in un annoÈ stato completato lunedì scorso, con il trasferimento dell’ultimo disabile, il percorso di ricollocazione degli ospiti del centro diurno socioeducativo-terapeutico “Tetto Nuovo”, al centro di uno scandalo che ha visto il sequestro preventivo anche della casa famiglia “Con Noi” e del nucleo residenziale “Stella Alpina”, tutti facenti capo alla cooperativa sociale “Per Mano” di Cuneo.
Da ottobre sono in carcere la direttrice della struttura Emanuela Bernardis e la coordinatrice Marilena Cescon, arrestate nell’ambito di un’estesa indagine per maltrattamenti. A carico di altri indiziati sono stati disposti quattro arresti domiciliari e undici divieti di avvicinamento, alcuni con braccialetto elettronico. Bernardis e Cescon sono già state rinviate a giudizio, insieme ad altre dieci persone tra oss, infermieri, educatori e psicologi, all’esito di un’analoga inchiesta relativa al periodo compreso tra il 2014 e il 2019.
La struttura durante tutto questo tempo ha sempre continuato a funzionare: solo nel periodo tra il 2024 e il giugno 2025, secondo quanto riportato, sono state emesse fatture a diverse Asl per un imponibile pari di 1.483.811,54 euro più Iva. Circostanze citate anch’esse nelle carte dell’indagine di cui il procuratore capo Onelio Dodero darà conto domattina, giovedì 6 novembre, nel corso di una conferenza stampa indetta presso il comando provinciale dei carabinieri.
Nel frattempo, come si diceva, tra il 24 ottobre e il 3 novembre scorsi tutti gli ospiti sono stati allocati presso altre strutture reperite dall’Asl Cn1 e hanno così ritrovato l’adeguata tutela psicofisica. La Procura elogia “il diretto intervento e la collaborazione istituzionale dell’Asl Cn1, nella persona del direttore generale, che si è resa immediatamente disponibile a dare aiuto sanitario alle persone offese, fornendo un nutrito personale specializzato che ha operato 24 ore su 24 con conseguente, rilevante dispendio di energie”.
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