Tensioni in carcere, due detenuti tentano di appiccare il fuoco alla cella
Nuova protesta a Cuneo, la penitenziaria è intervenuta in assetto antisommossa: “Superato ogni limite di tollerabilità” commenta il sindacato OsappAncora tensioni nel carcere di Cuneo. È accaduto nella tarda serata di lunedì, nel reparto accoglienza dell’istituto.
Due detenuti di origine nordafricana, in evidente stato di alterazione, hanno minacciato atti di autolesionismo con oggetti contundenti e tentando anche di appiccare il fuoco alla cella. “Solo grazie al pronto intervento del personale, richiamato in servizio e dotato di kit antisommossa, si è evitato il peggio” fa sapere il sindacato Osapp: “L’episodio si è protratto per oltre due ore e per fortuna senza nessun ferito”.
“Ormai il carcere di Cuneo ha superato ogni limite di tollerabilità, andando ben oltre le finalità istituzionali dell’esecuzione penale” dichiara Leo Beneduci, segretario generale della sigla autonoma di Polizia Penitenziaria: “È diventato un teatro di emergenze continue. Il personale è lasciato solo ad affrontare situazioni ingestibili”.
“Parliamo di un carcere - prosegue Beneduci - da troppo tempo abbandonato, senza risposte concrete da parte dell’amministrazione regionale e centrale. Il personale è esausto, privo di strumenti adeguati, e si trova a fronteggiare una popolazione detenuta sempre più difficile da gestire. Le istituzioni devono intervenire subito. Quello che accade a Cuneo non è più accettabile”.
L’Osapp chiede un “intervento urgente” del ministero della Giustizia e del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, per ripristinare “condizioni minime di sicurezza all’interno dell’istituto e riconoscere la professionalità e il sacrificio quotidiano del personale di Polizia Penitenziaria, che continua a operare con senso del dovere e spirito di servizio in condizioni sempre più difficili”.

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