Truffa all’Inps, il gup congela il processo a Daniela Santanchè
Sul conflitto di attribuzione sollevato dal Senato si pronuncerà la Consulta. Il caso riguarda l’utilizzabilità di alcuni atti prodotti da ex dipendenti di VisibiliaÈ stata sospesa l’udienza preliminare a Milano che vede imputata il ministro Daniela Santanchè e altre quattro persone, tra cui il compagno Dimitri Kunz, per la vicenda della presunta truffa aggravata all’Inps da parte di due società del gruppo Visibilia.
Lo ha deciso il gup Tiziana Gueli che ha “congelato” il procedimento almeno fino al 20 febbraio, in attesa della pronuncia della Consulta sul conflitto di attribuzione con la Procura sollevato dal Senato circa l’inutilizzabilità di alcuni atti. La questione è stata posta dai legali della senatrice FdI, Salvatore Pino e Nicolò Pelanda, mentre i pm si sono opposti.
La data del 20 febbraio, fissata per ora dalla gup per il proseguimento del procedimento, è comunque solo interlocutoria per verificare lo stato del conflitto di attribuzione pendente davanti alla Corte Costituzionale, ossia se sarà arrivato materialmente il ricorso alla Consulta dopo il voto del Senato, se ci sarà stata la costituzione della Procura di Milano, parte in causa, e semmai se già sarà arrivata una decisione. Cosa difficile, visto che i tempi di queste pronunce variano da 7-8 mesi fino ad un anno.
Già nell’udienza del 9 luglio la difesa Santanchè aveva sollevato la questione dell'inutilizzabilità di una serie di registrazioni di conversazioni private tra la senatrice ed Eugenio Moschini, ex direttore di Pc Professionale, e di messaggi di posta elettronica in cui compariva come messa in copia per conoscenza. Inutilizzabili perché, sostiene la difesa, non venne chiesta dai pm l’autorizzazione a procedere del Parlamento.
Il 24 settembre, poi, il Senato ha approvato la proposta di aprire davanti alla Corte costituzionale il conflitto di attribuzione con la Procura milanese su quegli atti. I pm hanno depositato una memoria per replicare alla questione della difesa sulla inutilizzabilità, che ritengono infondata: non si tratta di intercettazioni disposte dalla Procura, ma di conversazioni registrate da ex dipendenti e di mail da loro depositate. Secondo l’accusa vanno trattate alla stregua di documenti, senza necessaria richiesta di autorizzazione a procedere. La Procura si è opposta anche alla richiesta di sospensione del procedimento, perché il conflitto di attribuzione non è stato sollevato dall’autorità giudiziaria come nel caso Open, ma dal Senato. E quando non fu aperto dalla magistratura ma dal Parlamento, come nella vicenda della trattativa Stato-mafia, non ci fu alcuno stop.

truffa - INPS - Daniela Santanchè - Cronaca - Visibilia