Valgrana, furti a ripetizione: dopo la paura, arrivano le ronde
La zona più colpita è Bottonasco. Oltre ai carabinieri, anche i residenti presidiano il territorio con segnalazioni e controlli rafforzati: “Non restiamo a guardare”A Valgrana c’è una vera e propria emergenza legata ai furti in abitazione. Lungi dal voler creare allarmismi, è innegabile che quando una stessa zona viene colpita più e più volte nell’arco di un mese qualcosa non funzioni, nonostante i controlli delle forze dell’ordine e la forte collaborazione tra vicini di casa.
Sulle chat WhatsApp del paese da qualche mese si segnalano episodi sporadici, ma la situazione inizia a degenerare all’inizio di dicembre, quando ad essere colpita in modo particolarmente insistente è la zona di Bottonasco.
La sera del 5 dicembre i “bottonaschesi” si riuniscono per la tradizionale cena che la frazione organizza ogni anno. Al rientro a casa, però, l’amara sorpresa per alcuni dei partecipanti: ben tre abitazioni risultano essere state “visitate” dai ladri. “Non è stato sicuramente un caso. Si sapeva della cena, c’erano i volantini” commenta un frazionista.
Lo stesso residente viene colpito da un furto due sere dopo: “Domenica 7 dicembre eravamo dai miei suoceri quando è scattato l’allarme di casa. In meno di cinque minuti ero rientrato, ma erano già fuggiti”. In questo caso i ladri, disturbati dall’allarme, non si soffermano a rovistare in tutta l’abitazione, ma vanno dritti in camera da letto e portano via una fuciliera, forse credendo di trovarvi una cassaforte. “Non l’hanno neppure aperta sul posto, hanno preso solo quella. L’ho ritrovata giorni dopo nei prati dietro casa”.
Passano pochi giorni e la frazione viene nuovamente colpita: “Eravamo convinti che, come spesso accade, avrebbero cambiato zona, invece non è stato così”, racconta un residente.
È la sera di venerdì 19 dicembre quando la tensione torna a salire bruscamente. Una residente di Bottonasco, rientrando a casa, sorprende alcuni ospiti indesiderati che fuggono a piedi. Nella stessa serata, in un’altra abitazione, ignoti puntano una torcia dalla finestra per verificare se ci sia qualcuno in casa; il proprietario esce immediatamente e riesce a scorgere due uomini incappucciati darsi alla fuga. Nel giro di pochi minuti arrivano ulteriori segnalazioni: altri residenti riferiscono di aver visto persone scappare nei campi, con il volto coperto.
Scatta così il tam tam sulla chat del paese, nata alcuni anni fa proprio per aiutarsi tra vicini in situazioni di questo tipo e non a caso chiamata “Valgrana che guarda”. Vengono allertati i Carabinieri, che intervengono prontamente con tre volanti da Cuneo, battendo a tappeto la zona con lampeggianti e fari puntati sui prati. A loro si affianca un nutrito gruppo di paesani: con grande spirito di squadra alcuni iniziano a perlustrare il territorio a piedi, armati di torce, mentre altri effettuano ronde in auto.
Ad un certo punto viene avvistato un fuggitivo, ma se ne perdono le tracce. La ricerca si conclude così senza esiti: verso mezzanotte i carabinieri lasciano la zona e i residenti impegnati nelle ronde rientrano a casa. “Visti il trambusto e la solidarietà tra vicini, la speranza era almeno di averli spaventati e di poter tornare un po’ più tranquilli”, commenta un abitante.
La sera successiva, però, arriva un’altra segnalazione, questa volta da Paniale, vicina frazione di Caraglio: un’auto sospetta, un fuoristrada nero con quattro o cinque persone a bordo e la targa coperta. I Carabinieri intervengono prontamente da Caraglio e fermano anche un veicolo compatibile con la descrizione, ma a bordo ci sono soltanto due uomini, non perseguibili per alcun reato. Nel frattempo, a Bottonasco vengono nuovamente avvistate due persone in fuga sulla collina. Le ricerche di Carabinieri e residenti proseguono fino a notte inoltrata, ancora una volta senza risultati.
Anche nelle serate successive l’attenzione resta altissima: viene segnalata un’auto che si muove a fari spenti e qualcuno sostiene di aver visto luci di torce nei campi. Altre segnalazioni giungono anche dal centro di Caraglio.
“Oltre al disagio di chi ha subito il furto, il problema più grande ora è la paura con cui stiamo vivendo”, spiegano i residenti. “Un allarme che scatta per sbaglio ci terrorizza. L’altra sera è mancata la corrente per il maltempo ed eravamo tutti sul “chi va là”. Viviamo in un paese tranquillo, una borgata dove ci conosciamo tutti e non ci sono mai stati problemi: per noi vivere nella paura è una novità. Abbiamo la sensazione di essere stati presi di mira”.
Da questa vicenda emerge però anche una reazione forte della comunità. In un’epoca in cui spesso prevale l’omertà, a Valgrana i vicini non si barricano in casa, ma scendono in strada, nei campi e nei prati, si chiamano a vicenda e collaborano tra loro e con le forze dell’ordine. “Non siamo persone che restano con le mani in mano. Continueremo a fare il possibile. Ai carabinieri vogliamo far arrivare il nostro ringraziamento per la grande prontezza e la disponibilità dimostrate”.
Se la serie di furti e tentati furti rappresenta senza dubbio una cattiva notizia, quella positiva è che ora l’attenzione delle forze dell’ordine sul territorio è massima. A Valgrana è infatti in programma il Presepe Vivente, che vede impegnato l’intero paese: la prima data, il 24 dicembre, è stata annullata per il maltempo, ma per gli appuntamenti del 28 dicembre e del 5 gennaio i Carabinieri hanno assicurato controlli intensificati e perlustrazioni straordinarie.
“Se non riusciranno a prenderli – concludono i residenti – la speranza è almeno che i ladri vengano disincentivati dal colpire ancora”.
VALGRANA Valgrana - Caraglio - Furti - Ladri

Condividi