Entra in banca e preleva due volte dal conto di una sconosciuta. Poi ritorna e viene denunciata
La 31enne è a processo per truffa e sostituzione di persona. Una dipendente dell’istituto di credito l’ha riconosciuta quando è tornata per chiudere un contoSi dice che l’assassino ritorni sempre sul luogo del delitto. In questo caso, secondo la Procura, a tornare sarebbe stata la truffatrice. Ovvero la donna che si era presentata a prelevare in una filiale della Banca Alpi Marittime di Fossano, per ben due volte nell’arco della stessa giornata, e che a distanza di poco più di un mese ha ripetuto il “giochetto” in un’altra filiale dello stesso istituto a Vicoforte.
A tradirla è stato il fatto che pochi giorni dopo si fosse ripresentata per chiudere un conto cointestato. Una sportellista l’aveva riconosciuta, anche se la sospettata si era subito dileguata: “Forse, dalla mia faccia aveva capito che qualcosa non andava” ha ricordato in aula la bancaria. La sedicente “cliente” autrice dei prelievi è stata identificata, in base alle immagini della videosorveglianza, nella persona di S.G., classe 1994, originaria di Licata (Ag) e residente a Mondovì.
In entrambe le occasioni, la presunta truffatrice avrebbe fornito le generalità della stessa donna, che è davvero una cliente dell’istituto bancario. Peccato che lei non ne sapesse niente e si sia ritrovata per ben tre volte con il conto “alleggerito”. A seguito delle due querele, risalenti rispettivamente al settembre e al novembre del 2022, la 31enne è oggi a processo per truffa e sostituzione di persona. A Fossano aveva prelevato in due tranches la somma di 800 euro, telefonando in anticipo. Più tardi aveva chiamato la vera cliente, comprensibilmente arrabbiata: “Non ho notato la diversità nella voce” racconta una dipendente.
Anche a Vicoforte l’impiegato allo sportello aveva commesso l’errore di far firmare la ricevuta di prelievo senza chiedere un documento d’identità: “Ha chiesto di effettuare un prelievo dal conto per un importo di euro 500, io ho risposto che l’ammontare sul conto era solo di 200 euro e lei ha detto che avrebbe prelevato quella somma. Ho consegnato i soldi alla ragazza e lei ha apposto una firma”.
L’impiegato non era informato, all’epoca, di quanto già accaduto a Fossano: “L’ho saputo soltanto in seguito, non vi avevi posto attenzione perché non ero a conoscenza”. Il processo è aggiornato al 13 febbraio.

truffa - Fossano - Vicoforte - Banca - Cronaca