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    CUNEO - Thursday 09 April 2020, 14:35

    Nessun caso di Coronavirus tra gli ospiti delle sei strutture del gruppo 'Sereni Orizzonti' nella Granda

    La società gestisce residenze per anziani e comunità psichiatriche a Bra, Lequio Tanaro, Manta, Dogliani e Rocchetta Belbo
    Nessun caso di Coronavirus tra gli ospiti delle sei strutture del gruppo 'Sereni Orizzonti' nella Granda
    Nessun caso di Coronavirus si è finora registrato fra gli attuali 218 ospiti delle sei strutture del gruppo “Sereni Orizzonti” in provincia di Cuneo: a farlo sapere, in un comunicato stampa, i responsabili del gruppo che gestisce la RSA “Montepulciano” di Bra, la RSA “Don Comino” e Comunità psichiatrica protetta “Villa Margherita” di Lequio Tanaro, la RSA “Maero” di Manta, la RSA “Sacra Famiglia” di Dogliani e la Comunità psichiatrica “San Giuseppe” di Rocchetta Belbo.
     
    All’interno delle strutture - si legge nel comunicato - le misure preventive anti contagio sono state prese in anticipo rispetto alle direttive poi impartite da Governo e Regione, in alcuni casi fin dal 24 febbraio scorso. 
     
    “Infermieri, operatori socio sanitari e addetti alle pulizie sono stati tempestivamente formati e informati sulle procedure di prevenzione da adottare”, spiega Vittorio Pezzuto, responsabile delle relazioni esterne del gruppo “Sereni Orizzonti”. “Abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare dotati dei dispositivi di protezione individuale forniti dall’azienda (mascherine, guanti e camici monouso), sanifichiamo regolarmente gli ambienti interni, disinfettiamo i nostri cellulari ed evitiamo un uso promiscuo di materiale”.
     
    Nella RSA di Bra, che ospita al momento 53 persone, le visite dei parenti sono state bloccate dal 24 febbraio e non si sono finora registrati casi di positività al Covid-19. Un ospite (paziente oncologico) è stato invece collocato in isolamento preventivo dopo che ieri è tornato dall’ospedale di Alba, dove ha subìto un’operazione. Per il momento non presenta alcun sintomo ma viene costantemente monitorato. Quasi tutto il personale della RSA è regolarmente presente al lavoro, tranne tre operatori socio-sanitari (Oss) al momento assenti per motivi di salute non collegati al Covid-19.
     
    Anche a Lequio Tanaro, sia nella RSA “Don Comino” (che ospita 22 persone) sia nella Comunità psichiatrica protetta “Villa Margherita” (che ospita 17 persone in struttura e altre 7 in gruppi appartamento), non si sono finora registrati casi di positività al Covid-19. Il personale di entrambe queste strutture opera regolarmente.
     
    Zero casi di Coronavirus anche nelle RSA “Maero” di Manta (che ospita 64 persone) e nella RSA “Sacra Famiglia” di Dogliani (che ospita 36 persone). Tutto il loro personale è operativo, tranne due Oss della struttura di Dogliani che sono al momento assenti per motivi di salute non collegati al Covid-19.
     
    Infine, situazione sotto controllo anche nella Comunità psichiatrica per adulti “San Giuseppe” di Rocchetta Belbo (che ospita 19 persone). Qui la direzione ha deciso bloccare dal 23 febbriaio le uscite riabilitative e ricreative nonché gli ingressi dei parenti. Nessun caso si è inoltre registrato tra il personale, che risulta regolarmente al lavoro.
     
    “Sappiamo bene come questa pandemia stia amplificando preoccupazioni e ansie” aggiunge Vittorio Pezzuto. “L’isolamento forzato nel quale si trovano da oltre un mese i nostri ospiti – giovani pazienti con problemi psichiatrici di lieve entità e persone molto anziane e spesso non autosufficienti – rischia in effetti di incidere negativamente sul loro umore così come su quello dei parenti che non possono più andarli a visitare. Alla primaria tutela sanitaria si deve pertanto unire un’attenzione particolare all’equilibrio emotivo e psicologico dei nostri assistiti. Proprio per questo abbiamo da tempo contattato tutti i familiari degli ospiti, in particolare di quelli allettati, al fine di poter programmare videochiamate WhatsApp quotidiane e in determinate fasce orarie. Una soluzione che sta riscuotendo un grande successo soprattutto tra i nonni, molti dei quali non sono abituati all’uso delle nuove tecnologie: poter vedere i volti dei propri cari e poter scherzare e conversare con loro è una medicina preziosa che stempera la tensione e risolleva immediatamente il morale di ciascuno”.
     
    Redazione
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