Pugni al barista che lo invitava a mettere la mascherina: in manette un cinese residente nella Granda

 

Era stato invitato a indossare la mascherina all’ingresso di un bar, ma per tutta risposta ha colpito il dipendente con un pugno e ha iniziato a dare in escandescenze. Protagonista dell’episodio, avvenuto a Prato nella serata di ieri (lunedì 16 agosto), un cittadino cinese residente in provincia di Cuneo.

 

L’uomo era visibilmente in stato di ebbrezza quando intorno alle 19 è stato raggiunto da una pattuglia della Squadra Volanti nel locale di viale Vittorio Veneto. I poliziotti non hanno fatto in tempo ad avvicinarsi prima che il cinese, senza esitazione, li aggredisse con spintoni, pugni e calci, tanto da costringerlo ad ammanettarlo. Durante le fasi concitate dell’intervento è andata danneggiata una radio portatile di polizia, mentre due degli agenti hanno riportato varie contusioni e sono stati soccorsi in seguito dal personale del 118: le prognosi sono di tre e quattro giorni rispettivamente.

 

L’aggressore è stato identificato in un cinquantaduenne, regolarmente soggiornante sul territorio nazionale ma con svariati precedenti penali e di polizia, nonché condanne passate in giudicato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. È emerso che nella stessa mattinata di ieri era stato già deferito per i medesimi reati a Firenze, da personale della Polfer nella stazione Campo di Marte. Anche in quell’occasione, tra l’altro, rifiutava di indossare la mascherina.

 

Condotto negli uffici della Questura di Prato, è stato tratto in arresto dal personale della Squadra Volanti per i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale nonché danneggiamento dei beni dello Stato. Al momento si trova rinchiuso in camera di sicurezza, in attesa del processo con rito direttissimo previsto per domani.

Redazione