Salmour, accoltellò un dipendente alla gola: gli aveva detto âhai troppi soldiâ
Lâassurda aggressione in unâofficina sarebbe scaturita da una semplice battuta. Lâautore, un meccanico 63enne, deve rispondere di tentato omicidioSi è svolta a Cuneo nella mattina di oggi, mercoledĂŹ 9 ottobre, lâudienza preliminare nel processo per tentato omicidio contro G.S., meccanico 63enne, arrestato lâ8 maggio scorso per aver accoltellato alla gola un dipendente dellâofficina che gestisce a Salmour insieme al fratello minore.
In base alle ricostruzioni, lâaggressione sarebbe scaturita da una semplice battuta dellâaltro uomo, un rumeno di 47 anni residente a Cherasco: âHai troppi soldiâ avrebbe esclamato, provocando la furiosa reazione del suo titolare. Oltre a infliggergli una coltellata, G.S. aveva cercato anche di colpire la sua vittima con una sbarra di ferro, venendo però bloccato da suo fratello.
Da allora si trova in carcere a Cuneo, con unâimputazione iniziale di lesioni gravissime che la Procura ha in seguito convertito in tentato omicidio, aggravato dai motivi futili e abbietti. Il suo difensore, lâavvocato Pier Carlo Botto, ha chiesto che gli vengano concessi gli arresti domiciliari: âĂ un uomo di 63 anni che vive con la madre, incensurato e affetto da un lieve deficit intellettivo. In carcere, dove si trova ormai da cinque mesi, è stato minacciato e picchiato dagli altri detenutiâ.
Il procuratore capo Onelio Dodero si è però opposto allâistanza difensiva, ritenendola prematura e giudicando che sussistano tuttora le esigenze cautelari che avevano portato alla carcerazione. Dello stesso avviso lâavvocato di parte civile Roberto Ponzio: âIl movente è di una futilitĂ evidente. Non câè stata alcuna proposta di risarcimento nĂŠ un tentativo di scusarsi con la vittima, che porta sul volto i segni dellâaggressione subitaâ.
Il tribunale collegiale si è riservato di decidere sullâistanza. Lâapertura dellâistruttoria è fissata per il prossimo 23 ottobre.
a.c.

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