Si fingevano addetti dell'acquedotto per truffare gli anziani: arrestati due sinti pluripregiudicati
I due, un uomo e una donna, sono stati fermati dalla Squadra Mobile dopo aver messo a segno un "colpo" nel centro di Alba. Sono responsabili di diverse truffe in tutta la GrandaSi fingevano addetti della società che gestisce l’acquedotto, inviati dall’amministratore di condominio, i due pluripregiudicati, un uomo ed una donna (L.L. e V.R. le loro iniziali), appartenenti alla comunità sinti piemontese, domiciliati in provincia di Asti, che la mattina di venerdì 10 ottobre si sono presentati alla porta di casa di un’anziana donna, residente nel centro di Alba, e con la scusa di dover verificare la qualità dell’acqua ed escludere l’eventuale contaminazione si sono introdotti all’interno dell’appartamento sottraendole con l’inganno denaro e gioielli.
I due, già individuati dai poliziotti della Squadra Mobile di Cuneo a seguito di indagini scattate dopo altri colpi messi a segno nel capoluogo con analogo modus operandi, durante la fuga verso il territorio astigiano, dopo un rocambolesco inseguimento lungo l’A33, sono stati bloccati e tratti in arresto dalle pattuglie della Sezione “Reati contro il patrimonio”, che li monitoravano da giorni.
All’atto del controllo, i due truffatori sono stati trovati in possesso della refurtiva sottratta poco prima all’anziana donna, una somma di circa 350 euro e numerosi gioielli tra anelli, bracciali, collane e orecchini, che la vittima aveva riposto in frigorifero su suggerimento di uno dei malfattori che l’aveva convinta del serio rischio che i preziosi potessero subire la contaminazione dell’acqua. Questa operazione era in realtà servita alla coppia ad assicurarsi l’intero bottino.

All’interno dell’abitacolo della vettura dei due trasfertisti i poliziotti hanno rinvenuto anche altri oggetti preziosi e la somma di circa 900 euro, verosimilmente provento di attività illecite. La Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, sta effettuando gli opportuni accertamenti per risalire ai presunti proprietari della merce.
I due, a carico dei quali sussistono fondati elementi per ricondurre alla loro attività alcune truffe perpetrate nella Granda, dopo l’arresto sono stati portati l’una presso la Casa Circondariale “Lorusso-Cotugno” di Torino e l’altro presso quella di Cuneo.
"La Polizia di Stato, sempre accanto agli anziani e costantemente impegnata nella prevenzione e contrasto di questo tipo di reati, invita tutti alla massima attenzione e a non esitare a chiedere aiuto alle Forze di polizia”, si legge nella nota diffusa dalla Questura: il consiglio è quello di non aprire a sconosciuti e chiamare sempre il 112 in caso di comportamenti sospetti.
ALBA Cronaca


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