Banda dell'Asfalto, nel Monregalese scoperti dieci lavoratori "in nero"
Si tratta di quattro irlandesi e sei polacchiUn’approfondita attività d’indagine condotta dai militari della Sezione Operativa Volante della Guardia di Finanza di Mondovì ha permesso di contrastare l’attività illecita della nota “banda dell’asfalto”, composta da nomadi di origine irlandese e polacca.
Il fenomeno è molto diffuso nel nord Italia: i soggetti si presentano a privati come responsabili di ditte operanti nella zona proponendosi quali esecutori di lavori di asfaltatura di piazzali privati a prezzi particolarmente convenienti avendo a disposizione del materiale avanzato al termine di lavori in appalto con comuni o altri enti pubblici.
In molti casi le vittime accettano la proposta che appare vantaggiosa, ma a fine lavori la richiesta che gli viene rivolta dal responsabile della ditta è un’esosa pretesa economica non adeguata né al lavoro eseguito (quasi sempre il materiale utilizzato è di bassa qualità) né tanto meno agli accordi stabiliti preliminarmente.
Nello specifico sono stati individuati 10 soggetti, 4 irlandesi e 6 polacchi, risultati in Italia senza fissa dimora, intenti ad eseguire lavori di asfaltatura in un cantiere di Sant’Albano Stura. All’esito dell’attività le Fiamme Gialle hanno contestato in capo ad una azienda avente sede in Milano l’impiego di 10 lavoratori “in nero”.
I costanti interventi eseguiti dalla Guardia di Finanza nello specifico comparto sono finalizzati alla tutela dell’economia legale e del libero mercato a favore delle imprese rispettose delle regole e dei cittadini onesti.
c.s.
MONDOVÌ