Rimprovera un passante che fa pipì sul condominio, lui lo picchia e lo prende a sassate
È accaduto a Mondovì, a un marocchino aggredito da un connazionale. Anche l’amministratore del palazzo si è costituito parte civile per ottenere i danniSarà vero che “quando scappa scappa”, ma a tutto c’è un limite. Soprattutto alle reazioni che è lecito mostrare se si viene redarguiti per il comportamento non proprio civile. K.H., cittadino marocchino, si è visto condannare per l’aggressione a un connazionale che lo aveva rimproverato dopo averlo visto orinare nei pressi del portone della sua abitazione.
Succedeva nell’agosto 2021 a Mondovì. L’imputato di lesioni e minacce, noto alle forze dell’ordine ma incensurato, era stato denunciato anche dall’amministratore dello stabile, per danneggiamento. Oltre alla condanna, per lui c’è l’obbligo di risarcire il condominio dopo aver rotto a sassate la vetrata d’ingresso. La prima querela era stata sporta dai due marocchini, marito e moglie, ai carabinieri.
La coppia aveva raccontato di aver visto il ragazzo orinare poco lontano dal portone: il marito gli aveva intimato di andarsene e ne era nata una colluttazione nella quale l’autore del rimprovero aveva avuto la peggio. “Il marito e la moglie avevano entrambi segni di aggressione” ricorda il carabiniere Simone Massaro, sopraggiunto nell’immediatezza: ai militari riferiva di essere stato colpito prima con calci e pugni, poi anche fatto oggetto di lanci di sassi quando aveva tentato di ripararsi dietro alla porta condominiale. In terra c’erano ancora i vetri infranti.
Il presunto artefice dell’aggressione era a breve distanza, nei giardinetti davanti alla stazione. Era stato lui stesso ad avvicinarsi ai carabinieri per parlare dell’accaduto: “Ha raccontato la stessa versione del signore, ma dicendo che era stato lui ad essere aggredito con calci e pugni. Entrambi avevano segni di aggressione, K.H. aveva anche la bocca sporca di sangue”.
Il pubblico ministero Gianluigi Datta aveva chiesto per tutte e tre le imputazioni la condanna a un anno e sei mesi di carcere. La pena fissata dal giudice Anna Gilli è di nove mesi.
Andrea Cascioli

Mondovì - Aggressione - danneggiamento - Minaccia - Cronaca
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