È un giovane papà di Mondovì la vittima dell’ultima tragedia della strada
Matteo Di Modica, 38 anni, abitava a Sant’Anna Avagnina con la compagna e il figlio. Viaggiava in moto sulla Statale 28, lo scontro con un’auto non ha lasciato scampoSi chiamava Matteo Di Modica, aveva 38 anni: per le gelide statistiche, la ventiduesima vittima della strada nella Granda in questo 2025 e il nono motociclista a perdere la vita. Era un giovane papà, viveva a Sant’Anna Avagnina, frazione di Mondovì, insieme alla compagna e al figlio. Lavorava come tecnico alla Simic di Camerana.
Nel tardo pomeriggio, intorno alle 19, stava percorrendo la Statale 28 diretto verso Mondovì quando all’altezza di Lesegno, davanti al bar Vespa, la sua Ducati si è scontrata frontalmente contro una Jeep Renegade guidata da una cebana di 48 anni. Uno scontro spaventoso, tanto che la moto ha preso fuoco dopo l’impatto. Il 118 è accorso anche con l’elisoccorso: si è provato a rianimare sul posto il centauro, invano.
Nella provincia che piange un altro dei suoi figli ci si interroga sui numeri di questo elenco che sembra non avere mai fine. Erano nove, le vittime, fino al 31 maggio scorso. A giugno, il mese nero, si sono aggiunti altri otto decessi. Altri quattro a luglio. Complice una stagione estiva che invoglia a percorrere le strade con la libertà delle due ruote, i motociclisti hanno pagato un prezzo sempre più alto.
La prima vittima, il 12 aprile scorso, era stato il 56enne Michele Francesco Migliarino, milanese trapiantato nell’Alessandrino, scontratosi contro un’auto insieme alla moglie a Govone. Il 31 maggio era toccato a Davide Ansaldi, meccanico 47enne di San Michele Mondovì, a Castelletto Stura. Il liceale di Envie Giacomo Cacciolatti, studente del Bodoni di Saluzzo, è morto a Revello nella notte del 7 giugno: aveva appena diciotto anni. Poi è stata la volta di Guido Giovanni Marro, 31 anni, agente penitenziario in servizio a Saluzzo, morto il 17 giugno a Savigliano. Il 55enne Gil Calleri, figura nota dell’automobilismo albese, è morto il 28 giugno a Carrù, dopo aver chiamato lui stesso i soccorsi. Il giorno dopo è stata la volta di Claudio Prioglio, un 44enne di Albenga, di nuovo sulla “maledetta” statale 28. Poi Elio Cravero, 64enne di Bra, il 1 luglio a Cherasco. Paolo Gozzarino, un 52enne di Costigliole, era stato finora l’ultimo a veder troncata troppo presto la sua vita: anche lui aveva una compagna a casa che lo aspettava, lo avrebbe reso presto papà.

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