A Candiolo l’addio al bagnolese Enrico Bolla, carabiniere e alpinista
Il 56enne luogotenente dell’Arma è morto domenica, precipitando in valle Maira. Giovedì i funerali nella cittadina torinese in cui viveva: lascia moglie e due figliSi terranno giovedì 10 luglio, alle ore 10,30, le esequie di Enrico Bolla, luogotenente dei carabinieri perito in un tragico incidente sulle montagne di Acceglio, domenica scorsa.
I funerali sono in programma nella chiesa parrocchiale di Candiolo, la cittadina torinese in cui il 56enne, originario di Bagnolo Piemonte, viveva insieme alla moglie Teresa Fiume, consigliera comunale ed ex assessore. Lascia insieme a lei i due figli Giulio (anche lui carabiniere) e Alessia, la mamma Carla e il fratello Corrado, numerosi amici e colleghi.
Bolla era molto conosciuto nella comunità locale ed era attivo come volontario della Croce Rossa presso il comitato Cri di Beinasco. Da poche settimane era in forza alla Scuola Allievi Carabinieri di via Cernaia come addestratore, dopo diversi anni al Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (Nas) sempre a Torino.
La sua passione per la montagna l’aveva portato, insieme a un compagno di cordata, lungo la salita della via Sigismondi a Rocca Castello, in alta valle Maira. Qui è avvenuta la tragedia, quando l’esperto alpinista è precipitato per una cinquantina di metri, restando appeso alle corde di sicurezza. Inutili, purtroppo, le manovre di rianimazione tentate dal medico che lo ha soccorso.

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