Addio a Silvia Codispoti, la villafallettese simbolo della lotta alla SLA
Referente dell’Aisla Cuneo, per oltre vent’anni ha convissuto con la malattia senza mai rinunciare a vivere: “L’importante è che non possieda i miei pensieri”Si è spenta a 47 anni Silvia Codispoti, dopo oltre vent’anni passati a contrastare un male che non perdona. La sua lotta alla sclerosi laterale amiotrofica, diagnosticata nel 2003, l’ha resa un simbolo di tenacia e un esempio per molti: sono circa 6000 le persone colpite in Italia da questa patologia neurodegenerativa.
Ad annunciare la sua scomparsa è l’Aisla, l’associazione di cui era referente per la provincia di Cuneo: “Silvia Codispoti è stata una donna eccezionale. Di una bellezza straordinaria, dentro e fuori. Appassionata, determinata, ironica, mai scontata. La sua vita è stata una dichiarazione d’amore continua alla possibilità di scegliere come stare al mondo, anche quando tutto sembrava ostacolarlo”. Nemmeno il progredire della malattia ne aveva fermato l’impegno instancabile di volontaria: “Non parlava più, ma diceva tutto. Con lo sguardo, con il sorriso, con le parole composte una lettera dopo l’altra sulla tastiera. Parole lente, ma potenti. Ogni suo messaggio era una carezza o una verità: mai superfluo, mai banale”.
La “Codi”, come era conosciuta dagli amici e dai volontari, insieme ai familiari aveva portato la sua testimonianza in molti incontri pubblici. “Abbraccio mia figlia quattro o cinque volte al giorno, ogni volta che la alzo è un abbraccio” aveva raccontato suo padre a “La vita in diretta”, su Rai Uno. In un’intervista al settimanale Grazia lei stessa aveva spiegato cosa significhi continuare a scegliere la vita: “L’importante è che la Sla non possieda i miei pensieri. Una rivoluzione copernicana dello spirito, questa che rimette te al centro della tua vita, e che va ricompiuta ogni giorno. Anche più volte al giorno. E che a volte è più difficile, a volte meno”.
La mamma Gianna e il papà Pino la piangono insieme alla sorella Francesca con il marito Steve, ai nipoti Luca e Alessandro e ai parenti tutti, oltre a innumerevoli amici: “Chi l’ha incontrata, anche solo una volta, non potrà dimenticarla. E chi non l’ha conosciuta, può solo sperare di assomigliarle, almeno un po’” scrive l’Aisla sulle sue pagine.
I funerali si terranno sabato 3 maggio alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di Villafalletto, dove è in programma per la serata di venerdì, alle 20, la recita del rosario. La famiglia chiede non fiori, ma opere di bene.
Redazione

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