Banconote “di carta velina”: denunciato dopo un acquisto in gastronomia
A Saluzzo aveva pagato con un “cinquantone” falso un acquisto in gastronomia. A Verzuolo, invece, è stato scoperto e fermato da un tabaccaioIl reato ipotizzato è la “spendita di monete falsificate ricevute in buona fede”, quindi un’ipotesi meno grave di quella che si verifica quando una persona spaccia con consapevolezza banconote false. Ma si tratta comunque di una violazione penale ed è per questo che un uomo, G.R., è ora a processo a Cuneo.
Due commercianti lo accusano di aver cercato di “rifilare” una banconota da cinquanta euro che già al tatto si era rivelata essere falsa. In un caso il pagamento era stato accettato, nell’altro no. A ricostruire in tribunale i fatti, risalenti all’aprile 2023, ha provveduto per primo il titolare di una gastronomia saluzzese. Il commerciante ricorda che si trattava del primo cliente di giornata e che aveva acquistato prodotti da banco, per un importo di poco inferiore ai dieci euro: “Quando è stato il momento di pagare ho visto che estraeva una banconota da 50 euro, piegata in più parti. Essendo il primo cliente, sono andato a prendere il resto nel borsello. Quando ho messo la mano sulla banconota, senza neanche aprirla, mi sono reso conto che non era valida: lui nel frattempo aveva preso il resto ed era scappato fuori”.
Nel tempo di mettere le mani sulla banconota, dice, “mi sono accorto che era una carta velina e non ho neanche avuto il tempo di fermarlo”. I carabinieri, avvisati dell’accaduto, avevano estrapolato le immagini del sospettato dal sistema di videosorveglianza della gastronomia: “Qualche giorno dopo - spiega il testimone - sono stato convocato per vedere alcune foto segnaletiche e l’ho riconosciuto”.
Le telecamere hanno giocato una parte fondamentale anche nel secondo episodio, avvenuto a Verzuolo. In quel caso a chiamare le forze dell’ordine è stato un tabaccaio, dopo che il cliente aveva cercato di pagare un piccolo acquisto con una banconota: “Mi sono accorto che non era autentica, solo vedendola. Ho segnalato ai carabinieri un probabile spaccio di banconote false: il soggetto è andato via dicendo che non sapeva nemmeno lui che fosse falsa”. Anche in questo caso si trattava di un “cinquantone”. I fotogrammi della telecamera e il riconoscimento del tabaccaio avevano puntato in direzione della stessa persona.
Il completamento dell’istruttoria e la discussione sono attesi il prossimo 23 ottobre.

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