Buoni benzina in cambio di voti, c’è il rinvio a giudizio per Elisa Tarasco e il marito
Insieme alla candidata di FdI è accusato anche l’ex allevatore di Crissolo che raccontò in un’intervista di aver accettato 50 euro per una preferenzaSi aprirà ad aprile, con l’udienza predibattimentale, il processo per corruzione elettorale a carico di Elisa Tarasco e del marito Gabriele Genre. L’ex candidata di Fratelli d’Italia alle ultime elezioni regionali, titolare di un’azienda agricola a Pian della Regina, era stata denunciata da una coppia di Crissolo che poco dopo le elezioni - tramite il sindaco - aveva allertato la Procura circa il presunto illecito.
I coniugi Kanti Fadelli e Daniele Brezzo sostengono di essere stati avvicinati, il lunedì prima del voto, per la consegna di una busta contenente due buoni benzina da 50 euro l’uno e qualche santino elettorale di Tarasco. Le indagini delegate ai carabinieri sono andate avanti per mesi nel silenzio, finché i due si sono rivolti a Report, facendo scoppiare lo scandalo.
Dopo la rivelazione Luciano Mobiglia, un ex allevatore amico e vicino di casa dei Brezzo, aveva confidato in un’intervista di essere stato a sua volta “comprato” con cinquanta euro. La candidata e il marito gli avrebbero chiesto di fare “due parole” in privato, poi lui gli avrebbe dato una banconota da 50 euro, insistendo: “Per aiutare Elisa nei voti”. “I buoni benzina non me li ha dati perché io la patente non ce l’ho” aveva precisato Mobiglia: Genre, sapendolo, si sarebbe organizzato per accompagnarlo al seggio.
Si apprende ora che il 56enne Mobiglia, gestore di bnb in paese, è a sua volta accusato di corruzione elettorale insieme a Tarasco e Genre. A difendere l’ex candidata, nel frattempo sospesa da Fratelli d’Italia, è l’avvocato Chiaffredo Peirone. Una replica a Report, dopo la messa in onda del servizio, era giunta in forma scritta: “La consegna dei buoni non è assolutamente collegata alla campagna elettorale, è stato un gesto di amicizia nei confronti di una famiglia del nostro paese, alla stessa stregua di due bottiglie di buon vino. Ci tengo a precisare inoltre che ho sostenuto la campagna elettorale rendicontando a norma di legge tutte le spese, che sono state inviate agli uffici di competenza per un totale di circa 30mila euro”.
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