Dopo il caso buoni benzina, un’altra tegola per Elisa Tarasco: “Cinquanta euro per votare”
Un residente di Crissolo si “autodenuncia”, accusando in un’intervista il marito della candidata di Fratelli d’Italia. La Procura acquisirà la sua testimonianzaSi allarga il caso di presunta corruzione elettorale che coinvolge una ex candidata di Fratelli d’Italia alle ultime elezioni regionali, Elisa Tarasco. L’imprenditrice 49enne, chimica e titolare di un’azienda agricola a Pian della Regina, era finita nel mirino di Report due settimane fa. Una coppia di Crissolo - il paese dove la Tarasco risiede da anni, insieme al marito Gabriele Genre - la accusava di aver consegnato una busta contenente due buoni benzina da 50 euro l’uno e qualche santino elettorale, il lunedì prima del voto.
Alla testimonianza fornita da Kanti Fadelli e Diego Brezzo, prima ai carabinieri e poi alle telecamere di Rai Tre, si aggiunge ora quella di un altro residente del paese, Luciano Mobiglia. L’uomo, amico e vicino di casa dei Brezzo, ha rilasciato un’intervista video a La Stampa dove racconta di aver ricevuto cinquanta euro da Genre il cambio del voto: “Uscivo dal tabaccaio e loro due stavano parlando con la gente in piazza, era giorno di mercato” ricorda Mobiglia. La candidata e il marito gli avrebbero chiesto di fare “due parole” in privato, poi lui gli avrebbe dato una banconota da 50 euro, insistendo: “Per aiutare Elisa nei voti”.
“I buoni benzina non me li ha dati perché io la patente non ce l’ho” precisa: Genre, sapendolo, si sarebbe organizzato anche per accompagnarlo al seggio. “È venuto dalla chiesa il giorno delle elezioni e mi ha accompagnato giù a votare, poi mi ha riaccompagnato su perché sapeva che ero a piedi” conferma Mobiglia, che tiene a spiegare di essersi mosso solo perché aveva visto i suoi amici esporsi: “Non ho interessi, non ci guadagno niente. È solo che voglio poter guardare queste due persone (Fadelli e Brezzo, ndr) negli occhi e non abbassarli”.
La Procura, che dopo la segnalazione del sindaco e dei Brezzo indaga la ex candidata e il marito per corruzione elettorale, ha fatto sapere di essere pronta a inserire la nuova testimonianza negli atti d’accusa: Mobiglia è stato sentito anche dai carabinieri. In base alla normativa che disciplina il reato, in via teorica è punibile anche l’elettore che accetti l’indebita utilità, come lui ha ammesso di aver fatto.
Redazione
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