Furti con esplosivi ai bancomat, un 48enne è in carcere
La “banda della marmotta” aveva colpito anche a Casalgrasso, nel maggio 2024. Otto i colpi in cui è accertata la presenza dell’uomo, ma potrebbero essere di piùÈ un italiano di 48 anni il presunto componente della “banda della marmotta” che i carabinieri della seconda sezione del Nucleo Investigativo di Torino hanno arrestato il 31 luglio scorso dopo oltre un anno e mezzo di indagini.
L’uomo, ora in carcere a Ivrea, farebbe parte di un gruppo criminale che aveva colpito banche e uffici postali in tutto il Piemonte fra il 2023 e il 2024. Otto i colpi in cui gli investigatori danno per certa la sua presenza: tra questi quello messo a segno a Casalgrasso, nella notte del 9 maggio 2024. La banda aveva fatto saltare ben quattro bancomat quella stessa sera in altrettante località della provincia di Torino: Pancalieri, Val della Torre, San Sebastiano da Po e San Giorgio Canavese. I furti però potrebbero essere molti di più, perché erano state decine le “imprese” in quello stesso periodo, anche in provincia di Cuneo.
Identico il modus operandi, con l’utilizzo della cosiddetta “marmotta”: un congegno esplosivo artigianale, così soprannominato per il fischio caratteristico prima della deflagrazione. L’ordigno veniva inserito con forza nell’erogatore di banconote e fatto esplodere con un innesco elettrico, collegato a una batteria per auto. La deflagrazione provocava la rottura della cassaforte automatica e permetteva così ai malfattori di sottrarre il denaro contante all’interno. Un sistema semplice e “pulito”.
L’attività investigativa, eseguita con pedinamenti e con l’ausilio di mezzi tecnici, scaturisce dal furto consumato il 24 gennaio 2024 presso lo sportello Atm delle Poste Italiane di Castagneto Po, nel Torinese. A fine anno una prima operazione aveva già portato all’incarcerazione di otto sospettati tra Piemonte e Puglia: in quel caso, la banda aveva colpito diciassette volte in cinque diverse regioni.

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