Tre dita amputate a un 19enne precario della “Rana”. I sindacati: “Ora assumetelo”
Nidil Cgil e Uiltemp hanno indetto uno sciopero dopo il grave incidente, il secondo dall’inizio dell’anno a Moretta: “Troppi lavoratori in somministrazione”Ha subito l’amputazione di tre dita della mano un giovane operaio dello stabilimento Giovanni Rana di Moretta, 19enne, residente in zona.
Il giovane dipendente, da quanto si apprende, è rimasto incastrato in un macchinario sul quale stava lavorando. Era in forza da circa un anno nell’impianto, con un contratto di somministrazione. La notizia ha suscitato la reazione dei sindacati Nidil Cgil e Uiltemp che hanno indetto uno sciopero di otto ore per mercoledì prossimo, il 6 agosto.
“Un evento drammatico che non possiamo definire una tragica fatalità” osservano in una nota i segretari provinciali di Nidil Cgil Sonia Della Pia e di Uiltemp Erisildo Kurti. Il tema della sproporzione tra lavoratori assunti e somministrati della Rana è da tempo al centro dell’attenzione: sono circa 400 i lavoratori in somministrazione contro i 200 dipendenti Rana “effettivi”. I lavoratori somministrati, ricordano i sindacati, sono assunti da agenzie interinali e poi “prestati” a un’azienda utilizzatrice, con contratti spesso brevi, instabili e privi di reali tutele.
“Le tempistiche esasperate, le pressioni legate alla produzione e l’insicurezza contrattuale incidono direttamente sul benessere psico-fisico dei lavoratori e sulla sicurezza nei reparti” aggiungono ancora Della Pia e Kurti, chiedendo all’azienda un gesto “riparatore”: “Chiediamo con forza l’assunzione immediata e diretta del lavoratore infortunato, come riconoscimento della sua professionalità e per garantirgli una stabilità che difficilmente potrà ritrovare altrove dopo un simile evento”.
Già il 12 febbraio scorso un lavoratore di 55 anni era rimasto gravemente ferito all’interno del pastificio.

lavoro - Moretta - Sciopero - Cgil - Uil - Cronaca - Infortunio - sicurezza sul lavoro - giovanni rana - Nidil Cgil - Uiltemp