Arrestati due Napoletani autori di truffe ad anziani
Dopo lungo pedinamento, i Carabinieri hanno fermato maresciallo ed avvocato falsiAvevano messo a segno una serie di colpi in varie località del Nord Italia, ma potrebbe ora essere finita a Savigliano l’attività della “banda del maresciallo dei carabinieri”, un vero e proprio gruppo delinquenziale specializzato nella truffa con base, dalle prime risultanze investigative emerse, a Napoli.
I Carabinieri della Compagnia di Savigliano, agli ordini del Capitano Tommaso Gioffreda, hanno arrestato due presunti componenti della banda, particolarmente attivi in Piemonte: il 36enne Sergio Tarantino ed il 40enne Antonio De Cesare, entrambi pregiudicati, resisi responsabili delle ultime truffe messe a segno o comunque tentate nei giorni scorsi tra le province di Cuneo (Savigliano e Bra) e Torino (zona sud).
I due malviventi sono stati fermati dai carabinieri l’altra sera a Savigliano dopo un lungo servizio di pedinamento protrattosi per tutta la giornata. Erano in possesso di refurtiva e tessere per prelievi bancomat su cui sono ancora in corso indagini dei militari dell’Arma saviglianese per accertare il loro coinvolgimento in altri raggiri analoghi commessi a partire dallo scorso mese di aprile.
I Carabinieri della Compagnia di Savigliano, agli ordini del Capitano Tommaso Gioffreda, hanno arrestato due presunti componenti della banda, particolarmente attivi in Piemonte: il 36enne Sergio Tarantino ed il 40enne Antonio De Cesare, entrambi pregiudicati, resisi responsabili delle ultime truffe messe a segno o comunque tentate nei giorni scorsi tra le province di Cuneo (Savigliano e Bra) e Torino (zona sud).
I due malviventi sono stati fermati dai carabinieri l’altra sera a Savigliano dopo un lungo servizio di pedinamento protrattosi per tutta la giornata. Erano in possesso di refurtiva e tessere per prelievi bancomat su cui sono ancora in corso indagini dei militari dell’Arma saviglianese per accertare il loro coinvolgimento in altri raggiri analoghi commessi a partire dallo scorso mese di aprile.
Il Modus Operandi usato. La tecnica usata dalla banda era quella del finto maresciallo dei carabinieri che telefonava a casa delle vittime, preferibilmente anziane, dicendogli di un incidente in cui era rimasto coinvolto un proprio famigliare. ”Signore se non paga 2500 euro suo figlio finisce in carcere per reati stradali, ma non deve preoccuparsi, la macchina non è assicurata, però se paga la cauzione suo figlio lo rilasciamo e si sistema tutto…”. Più tardi a casa della vittima si presentava un falso avvocato, in realtà complice del telefonista, per ritirare il contante. Una volta in casa però il truffatore, spesso, riusciva anche a rubare preziosi o tutto ciò che aveva a portata di mano.
L’arresto. Questa volta però non è andato tutto liscio per i truffatori perché una delle vittime designate si è insospettita ed ha avvisato i carabinieri sul numero d’emergenza 112 e da quel momento, una volta individuati i due, è iniziato il prolungato servizio di pedinamento da parte di alcuni militari in borghese. I due sono stati poi bloccati nel centro di Savigliano, vicino ad una banca, sulla loro auto. Sul mezzo i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato parte del bottino dell’ultima truffa messa a segno ai danni di un pensionato 72enne che vive in provincia di Torino. Hanno trovato altri soldi in contanti che i due avevano prelevato da una banca a Sant’Albano Stura col bancomat di altre vittime di truffe. Ora sono rinchiusi entrambi nel carcere di Cuneo, in attesa dell’udienza di convalida, con l’accusa di truffa in danno di anziani ed indebito uso di carte di credito.
Indagini ancora in corso sulla vicenda da parte dei carabinieri di Savigliano coordinati dalla Procura della Repubblica di Cuneo..
SAVIGLIANO