Auditorium Borelli, ore 17
Sabato al “Borelli” di Boves un convegno su Donà di San Mauro a 50 anni dalla morte
In occasione dell’evento celebrativo gli editori Fabrizio e Alessandro Dutto di Araba Fenice presenteranno il volume “Tempi di guerra”In occasione dei 50 anni dalla sua scomparsa, sabato alle 17 il Teatro Borelli celebrerà la figura di Donato Dutto, meglio noto come Donà di San Mauro, scrittore e poliedrico protagonista della vita e della cultura bovesana che ha partecipato alle due guerre mondiali.
L’evento, organizzato da Araba Fenice Editore per presentare il volume “Tempi di guerra” che raccoglie insieme le due opere più importanti scritte da Donà (L’affondamento della nave Sinfra e Boves kaputt), sarà un vero e proprio convegno in cui verrà raccontata la storia avventurosa del protagonista attraverso gli interventi degli storici Cesare Panizza dell’Università del Piemonte Orientale e Marco Ruzzi dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo. Non mancheranno poi gli intermezzi poetici, grazie alle letture di alcuni dei Sonetti alla diavola dell’autore da parte di Elide Giordanengo.
L’occasione sarà utile per conoscere una figura poliedrica, dalla vita piuttosto avventurosa. Donato Dutto è nato nel 1899 in frazione San Mauro di Boves. Da ragazzo intraprende la carriera di seminarista, ma durante la Grande Guerra, dopo la disfatta di Caporetto, viene chiamato al fronte, diventando uno dei “ragazzi del ‘99” tristemente noti alla Storia. Alla fine del conflitto verrà congedato col grado di tenente e abbandonerà il seminario per laurearsi, nel 1922, in Scienze Economiche e Finanziarie. A questo punto cominciano le sue peregrinazioni per il mondo. Si trasferisce infatti in Argentina, dove per circa cinque anni svolge la professione di maestro, salvo poi tornare al suo paese per sposare Maria Giuliano, con la quale avrà tre figli. Negli anni Trenta vive tra Boves, Cuneo e la Val Roya dove apre diverse attività commerciali.
Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale lo colpisce a Roma, dove si era recato per tentare la carriera di autore per il teatro. Dopo la prima fase del conflitto, vissuta da Ufficiale di Fanteria sul fronte italo-francese, viene trasferito prima in Albania e infine a Creta, dove rimane per due anni, fino all’8 settembre. Nel viaggio di rientro in Italia sopravvive all’affondamento della nave Sinfra, che racconta nel già citato libro, ripubblicato da Araba Fenice nel 2005, disastro nel quale perdono la vita circa 2000 soldati. Dopo un’avventurosa odissea su binari attraverso i Balcani, rientra finalmente a Boves, dove diventa Commissario Prefettizio. Dopo la guerra è tra i fondatori della Famija Bovesana e sfiora l’elezione a sindaco nella metà degli anni Cinquanta e si è dedicato alla scrittura di poesie, drammi, libelli e traduzioni.
Giacomo Giraudo Cordero
Le date dell'evento:- 21/06/2025

Boves - eventi - Libri - convegni
commenti
Effettua il login per commentare