Teatro Sociale "G. Busca", ore 21
La maglia nera - Gesta e ingegno di Luigi Malabrocca
Matteo Caccia al Teatro Sociale "G. Busca"Di Matteo Caccia. Con Matteo Caccia (voce), Nicola Negrini (musica dal vivo). Produzioni Fuorivia.
Negli anni del secondo dopo guerra in Italia il ciclismo è lo sport più popolare. Lo è grazie alle imprese dei due rivali più famosi di sempre Coppi e Bartali. In quello stesso periodo però, sullo sfondo del palcoscenico del Giro d’Italia, si muove un’altra figura.
È quella di un ciclista, un gregario balzato agli onori della cronaca per aver regalato all’ultimo in classifica la stessa ribalta dei primi.
È quella di un uomo di grande ingegno che ha intuito che arrivare ultimo era preferibile ad arrivare decimi e persino quarti o sesti.
In un momento storico in cui gli italiani si sentivano “ultimi”, era facile per la gente ai bordi delle strade affezionarsi a quel reietto che arrivava in fondo, arrivava ultimo ma arrivava, e l’unico modo in cui potevano premiarlo era attraverso i doni che conoscevano: salami, damigiane di vino, d’olio, formaggi e animali.
Una figura che dopo aver dato prestigio al ruolo dell’ultimo, elevandolo per la prima volta al rango dei primi, si concesse il lusso di vincere 2 campionati italiani di ciclo campestre, il ciclismo di campagna, regalando agli italiani un insperato sapore di riscatto e una nuova sensazione di speranza.
Scritto ed interpretato da Matteo Caccia, nel solco del teatro di narrazione, “La maglia nera” è una storia “di sfondo” che racconta un pezzo d’Italia attraverso la vita sportiva e umana di un ciclista, un uomo, un italiano degli anni ’50, che con la semplice intenzione di fare la SUA storia è stato in grado di rappresentare LA storia.
- 03/02/2017
Matteo Caccia - La maglia nera - Produzioni Fuorivia