Sala Giolitti, ore 17.30
Dronero rende omaggio a Detto Dalmastro
Venerdì 21 novembre, in Sala Giolitti, un incontro dedicato al comandante partigiano nel giorno della sua scomparsa, cinquant'anni faDopo il successo degli eventi organizzati in settembre e ottobre al rifugio a lui dedicato, il Comune di Dronero ha organizzato un incontro per ricordare il comandante partigiano Detto Dalmastro, in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo, con la Sezione ANPI di Dronero e con l’Agenzia di Sviluppo di AFP. L’iniziativa rientra anche nell’ambito degli eventi collaterali del Festival Ponte del Dialogo ed è realizzata grazie al contributo della Fondazione CRC.
Venerdì 21 novembre, alle ore 17.30, in Sala Giolitti (Piazza Martiri della Libertà, 11) interverranno Paolo Calvino (Detto Dalmastro e il Rifugio di Santa Margherita), Marco Ruzzi (La Resistenza in val Maira), Gigi Garelli (Detto Dalmastro comandante partigiano), Livio Berardo (La Burgo durante e dopo la Resistenza e il ruolo di Detto Dalmastro al suo interno). Introduzione a cura dell’assessore alla Cultura Carlo Giordano, conclusioni a cura di Michele Calandri.
Detto Dalmastro era nato a Cuneo nel 1907. Effettuato il servizio militare come ufficiale degli alpini, entra all'ACI di Cuneo, di cui diventò direttore della sede provinciale. Nel frattempo studiava all'Università di Torino, dove si laureò in scienze economiche e commerciali (1936).
Durante la Seconda guerra mondiale, l'8 settembre 1943 è in forza al 2º Reggimento Alpini di stanza a Cuneo. In contatto con Duccio Galimberti, raccoglie un gruppo di ufficiali - tra i quali Giorgio Bocca – con cui decide di rifugiarsi in montagna. Già l'11 settembre Dalmastro è l'animatore del Gruppo Frise in Valle Grana. Poi, in Valle Grana e in Valle Gesso, Dalmastro e Galimberti fondano la brigata "Italia Libera", la prima formazione partigiana tra quelle che poi confluiranno nelle Brigate Giustizia e Libertà.
Tra il dicembre del 1943 e il gennaio del 1944 "Italia libera", battendosi con notevole abilità contro le truppe tedesche, riesce a sfuggire alla distruzione e ripiega a Paralup, presso Rittana, dove si riorganizza. Al momento della costituzione della II Divisione Alpina GL del Cuneese, Dalmastro ne è nominato comandante.
Nella primavera del 1944, in Val Maira, le divisioni GL comandate da Dalmastro e da Bocca combattono con successo, reggono bene i rastrellamenti e mantengono le proprie forze, evitando scontri frontali. Nel maggio del 1944 Detto Dalmastro conduce un'intensa attività diplomatica con i maquisards della Resistenza francese, culminante con gli incontri di Saretto, siglati da Galimberti. Alla fine del mese di marzo del 1945 Dalmastro è nominato commissario politico del 1º Gruppo delle Divisioni GL, cui è conferito il nome dello scomparso Duccio Galimberti, torturato e trucidato dai fascisti.
Alla Liberazione, il C.L.N. nomina Dalmastro commissario dell'Ufficio Provinciale dei Trasporti di Cuneo, incarico che ricopre nel maggio-giugno 1945. Subito dopo la Liberazione regge la segreteria organizzativa torinese e piemontese del Partito d'Azione. Al suo scioglimento, nel 1947, Dalmastro entra nel Partito Socialista Italiano. Svolge attività di dirigente industriale delle "Cartiere Burgo" e di numerose altre società, tra cui la Cassa di Risparmio di Cuneo. Dal 1964 è presidente dell'ANPI di Cuneo. Presiede l'Archivio nazionale cinematografico della Resistenza. Nel ventennale della Liberazione fonda l'Istituto storico della Resistenza di Cuneo. Scompare il 21 novembre 1975, a 67 anni.
A lui è dedicato il rifugio che sorge sulla sommità della borgata Santa Margherita di Dronero, inaugurato il 2 giugno 1970 al centro della zona delle operazioni delle formazioni GL della Valle Maira, di cui rappresenta il sito memoriale. Negli anni Sessanta, alcuni partigiani che qui avevano vissuto e combattuto acquistarono un terreno a monte della chiesa di S. Margherita, dove fra il 1968 e il 1970 venne edificato il rifugio, poi intitolato a Detto Dalmastro. Nel 1990 è stato ceduto al Comune di Dronero per volontà degli stessi fondatori e nel corso degli ultimi vent’anni è stato oggeto di importanti lavori di ristrutturazione, diventando una struttura accogliente e funzionale.
Dall’estate del 2025 la valorizzazione del rifugio è stata affidata all’Agenzia di Sviluppo di AFP, che ha elaborato il progetti “Natura resistente”, avviato con successo nel mese di settembre.
L’ingresso all’incontro del 21 novembre è libero e gratuito. Per informazioni si può scrivere a [email protected]
- 21/11/2025
Sala Giolitti, ore 17.30 Dronero

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