“Le sette sorelle insieme per contrastare la violenza”

A conclusione del progetto a favore delle donne vittime di violenza e come evento di chiusura delle iniziative promosse per le giornate internazionali contro la violenza di genere, si terrà il convegno “Le sette sorelle insieme per contrastare la violenza”.

 

Nel corso dell’evento si avvicenderanno relatori diversi e momenti di spettacolo e musica.

 

Il progetto, finanziato dalla Regione Piemonte ai sensi della L. 119/2013, della L.R. 16/2009 e del dpgr n. 17/r del 16/11/2009 di cui il Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese è stato ente capofila, si è realizzato in un arco temporale che è andato dal mese di marzo 2015 al mese di settembre 2016 ed ha coinvolto una rete provinciale, formata dai seguenti soggetti:

 

- Comune di Cuneo – Settore Socio Educativo e Pari Opportunità – Ufficio Pari Opportunità

- Comune di Alba – Ripartizione Servizi Sociali

- Comune di Bra – Ripartizione Socio-scolastica-culturale

- Comune di Fossano

- Comune di Mondovì 

- Comune di Saluzzo

- Comune di Savigliano

- Unione montana delle Valli Mongia- Cevetta -Langa Cebana- Alta Valle Bormida - Ceva

- Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese

- Consorzio Monviso Solidale

- Consorzio per i Servizi Socio-Assistenziali del Monregalese

- Consorzio Socio Assistenziale Alba – Langhe - Roero

- A.S.L. CN1 – SSD Consultorio Famigliare Mondovì Savigliano

- A.S.L. CN2

- Centro Studi Documentazione e Pensiero Femminile

- Cooperativa Fiordaliso

- Associazione Futuro Donna

- Associazione Mai + sole – Centro Antiviolenza Donna

- Associazione Scuole Tecniche San Carlo

- Associazione Telefono Donna

 

Il progetto ha ruotato su quattro assi di intervento:

 

1. Formazione operatori di sportello "donne vittime di violenza" ai sensi del profilo standard regionale, sono stati realizzati corsi di formazione rivolti alle operatrici volontarie aderenti alla rete degli sportelli antiviolenza e alle dipendenti dei Consorzi socio-assistenziali impegnate in interventi di contrasto alla violenza di genere. 

 

2. Accoglienza, ascolto, sostegno psicologico: sono state potenziate le attività di sportello già presenti sul territorio, avviandone di nuove.

Gli sportelli di ascolto sono gestiti da assistenti sociali, psicologhe e volontarie formate e qualificate e offrono un primo supporto alla donna vittima di violenza, attraverso l'accoglienza, l'ascolto e il sostegno.

 

3. Accoglienza residenziale, anche in situazioni di emergenza:

Nell'ambito territoriale di competenza di questo progetto sono presenti diverse risorse disponibili all'accoglienza residenziale. Sono, inoltre, presenti alcune case rifugio, di cui una del Comune di Cuneo gestita dalla Cooperativa "Fiordaliso" e dalle Associazioni presenti sul territorio ed altre dall'Associazione "Mai+sole". 

Esse offrono uno spazio fisico, umano, relazionale alle donne (e ai loro figli) al fine di garantire loro segretezza e sicurezza, accoglienza ed ospitalità temporanea nel rispetto delle differenze culturali e dell'esperienza di ciascuna.

 

4. Attività finalizzate alla prevenzione e all'emersione del fenomeno:

In merito a tale asse di intervento si è operato su due fronti:

• Attività all’interno della scuola a partire dalle elementari fino alle superiori finalizzate a far acquisire ai ragazzi la conoscenza e la consapevolezza di se stessi e degli altri, così come la capacità a gestire le proprie emozioni e il relazionarsi correttamente con il mondo esterno.

L'attività organizzata dall’associazione “Mai+sole” denominata ”Forte come l’amore” ha sviluppato, attraverso incontri con volontarie e psicologhe,  un laboratorio specifico sul tema delle relazioni positive e il contrasto della violenza di cui alcune parti verranno riproposte al convegno.

• Azione di raccordo e di sensibilizzazione territoriale che tocchi gli ambiti di lavoro e di contatto con le persone. L’obiettivo è quello di selezionare quelle che sono state chiamate "antenne territoriali", che raccolgono i segnali e li riorientano alla rete dei servizi. La sensibilizzazione di queste figure è fondamentale per una reale e corretta emersione del fenomeno.

 

Per la gestione delle attività progettuali, si è dato vita ad un tavolo territoriale provinciale che ha avuto compiti di regia e di raccordo tra le diverse iniziative e che ha portato avanti una ricognizione precisa dell’esistente coinvolgendo le diverse realtà di servizio e di volontariato.

Al termine degli interventi la valutazione è stata molto positiva sia da parte dei partner che dagli altri soggetti che hanno avuto modo di confrontarsi con il progetto, soprattutto per la sinergia venutasi a creare che si spera sia propedeutica ad altre iniziative.

c.s.