Palazzo Samone, ore 15-18 (sab-dom)
Venerdì 18 luglio l’inaugurazione della mostra “La Spiritualità dello sguardo”
A Palazzo Samone di Cuneo l’esposizione nell’ambito della rassegna “OMG - grandArte 2025-2026 - I confini del sacro”La mostra “La Spiritualità dello sguardo”, a cura di Massimo Scaringellasi, presenta al pubblico come il sesto evento organizzato da grandArte nell’ambito della rassegna “OMG - grandArte 2025-2026 - I confini del sacro” che proporrà una serie rappresentativa di altre esposizioni d’arte in numerose località dell’intera provincia nel corso degli anni 2025-2026. L'inaugurazione è prevista venerdì 18 luglio alle ore 17, presso il Palazzo Samone, al piano primo, in via Amedeo Rossi 4 di Cuneo.
Dopo la precedente edizione di HELP, Humanity, Ecology, Liberty, PoliDcs, tenutasi nel 2022, si è voluto concentrare l’attenzione su temi e considerazioni più specificamente rivolta all’ambito della spiritualità, intesa nel senso più ampio del termine, nonostante i tempi odierni dominati dalla secolarizzazione e da una conseguente e diffusa indifferenza verso le questioni che investono il mondo dell’interiorità, del rapporto con il divino e più in generale di tutto ciò che costituisce la dimensione del trascendente. “Vediamo di restare in ascolto sempre, fino all’ultimo”, scrive Sergio Givone quasi alla fine del suo saggio intitolato La ragionevole speranza. Come i filosofi hanno pensato l’aldilà (Solferino, 2025). Ed è quanto si cercherà di aOuare con la nuova serie di mostre di grandArte 2025-2026: dare voce agli artisti che parteciperanno con le loro meditazioni in forma di immagini elaborate attraverso le più diverse tecniche espressive (dalla pittura alla fotografia e dalla scultura alle installazioni oggettuali).
La rassegna “OMG - grandArte 2025-2026 - I confini del Sacro” ha il sostegno di Fondazione Crc. La mostra gode del patrocinio del Comune di Cuneo.
La Spiritualità dello sguardo
Nell'arte contemporanea, lo spettatore non è più un osservatore passivo ma è invitato a entrare in un dialogo con l'opera, spesso tramite un'interazione visiva. Questo scambio diventa una forma di contemplazione che avvicina alla dimensione spirituale. Molti artisti vedono lo sguardo come un atto meditativo. La creazione e la fruizione dell'arte diventano processi spirituali che permettono di staccarsi dalla quotidianità e di entrare in una dimensione più elevata. Lo sguardo, sia dell'artista che del fruitore, diventa una finestra sul mistero, sull'invisibile e sull'interiorità. La spiritualità dello sguardo spesso richiede una dilatazione del tempo. Per molti artisti, il gesto del guardare o del creare è già di per sé un atto spirituale. L’arte diventa un rituale che trasforma l’esperienza del quotidiano in una ricerca di senso più profonda. L'arte contemporanea, ma più nello specifico la pittura figurativa, la spinge a un rallentamento che favorisce la contemplazione, una qualità essenziale per l’esperienza spirituale. Il ritorno alla figurazione dagli anni '80 che rappresenta un fenomeno significativo nell'arte contemporanea, rafforza questa tendenza spesso associata a una riscoperta della narrazione, dell'immaginario personale e colleavo, e di una maggiore accessibilità visiva. Con la produzione di opere che invitano a un’introspezione spirituale che emerge dalla purezza dello sguardo sulle emozioni umane. Questa riflessione sull'immagine rappresenta quindi un tema cruciale nella ricerca artistica attuale. In questa prospeava, la pittura non è solo un mezzo per rappresentare la realtà, ma diventa un'indagine sul valore, la costruzione e il significato dell'immagine stessa, in relazione alla percezione, al linguaggio visivo e alla cultura. E, se vogliamo, un luogo dove assistiamo a un rinnovato interesse per l'immagine come oggetto di riflessione critica dove il confine tra rappresentazione e realtà è sfumato. Le opere scelte per questa esperienza visiva delineano già un percorso culturale avventuroso e sorprendente, in cui la giustapposizione di punti di vista a volte radicalmente diversi, tra tecniche e linguaggi a volte similari a volte lontani, riesce a dipanare la trama di un racconto a più voci, offrendoci in parte una rilettura trasversale della realtà in cui siamo immersi. L’arte è un miracolo della vita che impone all’artista un lavoro permanente. E questi artisti con le loro opere hanno svolto una parte del compito, quello della perenne ricerca del “se”.
Per informazioni: [email protected] - www.grandarte.it.
- 18/07/2025 - 21/09/2025

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