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CUNEO - Tuesday 14 October 2025, 10:53

Giardini della Granda, tre aperture per visitare gli spazi verdi della provincia

I giorni stabiliti sono il 19 e 26 ottobre, più il 9 novembre. Saranno i proprietari a guidare il tour
Giardini della Granda, tre aperture per visitare gli spazi verdi della provincia

I giardini storici della Provincia svolgono un ruolo fondamentale non solo in termini storici e paesaggistici, ma anche ambientali perché rappresentano isole di verde in città sempre più cementificate. Gli alberi secolari che custodiscono svolgono tutta una serie di servizi ecosistemici: rimozione dell’inquinamento urbano (principalmente ozono e polveri sottili PM10 e PM 2,5), riduzione dei picchi di temperatura estiva e benefici sul microclima; cattura e sequestro di carbonio; produzione di ossigeno; assorbimento delle acque piovane (riduzione ruscellamento e danni da piogge intense); rifugio per animali, in particolare avifauna; benefici in termini di gradevolezza e vivibilità. Dunque i giardini storici conservano queste piante secolari per cui svolgono un ruolo determinante in termini ambientali e sono un bene per tutta la collettività. 

Lo spettacolo dei giardini storici con i colori dell’autunno è sempre affascinante e coinvolgente. Si parla di “foliage” che accende i colori dell’autunno. Il 19, il 26 ottobre e il 9 novembre, quattro giardini della nostra Provincia, con caratteristiche storiche e paesaggistiche diverse, saranno aperti al pubblico con visite guidate: villa Oldofredi Tadini a Cuneo, il castello dei Solaro a Margarita, villa Corinna a Villanova Mondovì e villa Souchon a Fossano.

Villa Oldofredi Tadini a Cuneo: gli interni e il giardino del Seicento

Il complesso si sviluppa attorno ad una torre di osservazione medievale a difesa della città di Cuneo. La villa, voluta nel XVI secolo dai conti Mocchia di San Michele, nel corso dei secoli ha subito numerosi ampliamenti e arricchimenti, fino alla realizzazione della Cappella nel 1764. Nel 1799 i francesi, che occupavano Cuneo, decapitarono il conte Mocchia per il suo atteggiamento antifrancese, il cui fantasma continuerebbe a girare per la casa. A metà ottocento la casa passò agli Oldofredi Tadini, antichissima famiglia lombarda, signori del lago d’Iseo e della Franciacorta. La visita, guidata dai proprietari, comprende la cappella, con la reliquia del Beato Angelo Carletti ed i ricordi della Sindone di Torino, il piano nobile della casa, con la successione dei salotti arredati con mobili d’epoca e ricchi di cimeli risorgimentali, il primo piano con le camere da letto, e il giardino, il più antico della città, che conserva ancora l’originale impianto seicentesco “alla francese” con viale centrale e disposizione simmetrica degli alberi e delle aree a verde.

Giardino settecentesco del castello Solaro della Margarita

La casa e il parco risalgono alla seconda metà del XVII secolo. Il progetto del giardino è datato 1748 e presenta, all’inizio, un giardino "all'italiana" con bordure di bosso che delimitano parti a prato. Da una terrazza, che guarda verso il Brobbio, si scende ad un sottostante prato circondato da portici di carpini che fu anche utilizzato come teatro all’aperto. Segue il bosco caratterizzato da giganteschi aceri veramente impressionanti, oltre che suggestivi. La parte del giardino che dal bosco va verso il castello è caratterizzato da tre lunghi viali formati da palizzate di carpini, tenuti come muri verdi, che delimitano, sullo stile "all'italiana", tanti piccoli riquadri. Nell'ala destra del giardino fu invece realizzata la "cappella di verzura", a croce greca, con al centro la statua in pietra della Madonna e quella di un orante poggiato su una panchina.

Giardino ottocentesco di villa Corinna a Villanova Mondovì

Villa Corinna, nata come cascinale nel XVIII secolo, venne convertita nel 1868 in residenza estiva. Il terreno agricolo circostante venne trasformato in giardino all'inglese. L’insieme degrada dall’alto, dove c’è la casa, verso la pianura sottostante e si caratterizza per la presenza di viali sinuosi che si incuneano in vaste aree di bosco con una notevole presenza di alberi di bosso tenuti al naturale. Le aree a prato creano scene prospettiche molto affascinanti.

Giardino novecentesco di Villa Souchon a Fossano

Casa e giardino risalgono al 1929 e sono opera dell’architetto torinese Vittorio Valabrega che si lasciò influenzare da elementi innovativi e di moda in quegli anni, ispirandosi all’art déco e giocando sull’uso del cemento e del ferro battuto per creare tante “stanze” a tema diverso. Peculiarità del progetto era che la casa e il giardino dovevano costituire un unicum perché l’interno e l’esterno dovevano fondersi tra di loro in modo perfetto.

Le visite sono tutte guidate dai proprietari.

c.s.
luogo CUNEO
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Tag:
cuneo - Fossano - Villanova Mondovì - evento - Margarita
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