Giulia Marro incrocia le dita per il seggio conteso: “Aspettiamo la proclamazione, nulla di definitivo”

Una foto “a dita incrociate” che riassume il momento di incertezza di colei che fino a ieri era, senza discussioni, la terza eletta della lista Alleanza Verdi e Sinistra in Consiglio regionale. Giulia Marro, unica cuneese del capoluogo tra gli otto rappresentanti della Granda a palazzo Lascaris, al momento è esclusa in favore della candidata più votata della lista Pentenero nel Torinese, l’esponente di Torino Domani Isabella Brianza.

 

Diciamo “al momento” perché l’esito non è ancora scritto: “Aspettiamo la proclamazione e non diamo ancora nulla per definitivo” avverte la cuneese, 35enne antropologa, militante del movimento civatiano Possibile ed ex componente del comitato di quartiere Cuneo Centro. “In qualunque modo vada - aggiunge - non andrà persa la prova del sostegno che il territorio mi ha dato, sicura che manterrà quell’attenzione verso gli sforzi che quotidianamente faccio e sostengo in difesa delle cause giuste”.

 

Avs comunque è determinata a dare battaglia e lo fa sapere con una nota ufficiale: “Stiamo aspettando la proclamazione e di conoscere i dati ufficiali di ciascuna circoscrizione, perché non capiamo come in assenza di una modifica delle percentuali e dei voti ottenuti la nostra lista perda un seggio. Resta l'amarezza per il fatto che a oltre due settimane dal voto permanga questa incertezza, dovuta evidentemente al funzionamento della nuova legge elettorale piemontese”.

 

“Faremo ovviamente ogni verifica possibile” sottolineano le due elette “sicure” Alice Ravinale e Valentina Cera, insieme alla stessa Marro: “Perché avere tre consigliere elette, di cui una da una provincia come Cuneo, è un'occasione importante per fare un lavoro efficace di opposizione e proposta alternativa. Resta il fatto che la responsabilità e l’impegno della lista e di Giulia Marro, che ha prodotto un risultato straordinario sul collegio in termini di fiducia e consenso dei cittadini e cittadine, resterà immutato”.

Redazione