Alti e bassi. Crosetto è il ministro più apprezzato, Santanchè maglia nera del governo
Traiettorie opposte per i due cuneesi nell’indagine di Youtrend. Il gigante di Marene secondo solo a Meloni, la Pitonessa affossata dallo scandalo VisibiliaMille giorni di governo Meloni e un’indagine di Youtrend per Sky Tg 24 che fotografa le “vite parallele” dei due ministri cuneesi di Fratelli d’Italia. Uno, Guido Crosetto, a svettare non solo per statura fisica ma anche per gradimento sui colleghi. L’altra, Daniela Santanchè, ultima tra gli ultimi: due italiani su tre bocciano il suo operato, segnato dallo scandalo Visibilia e dal duplice processo per truffa all’Inps e false comunicazioni sociali.
In comune il gigante di Marene e la pitonessa di Cuneo hanno la provenienza geografica, l’appartenenza partitica, perfino il passato in Forza Italia. Ma mentre agli intervistati piace la concretezza tutta cuneese del “ragazzo di provincia” (così si intitola la recente autobiografia di Crosetto), la verve un po’ glamour e un po’ cafonal di madame Garnero attira più fastidio che altro: troppo legata a un’epopea del berlusconismo in bandana di cui nemmeno gli elettori di centrodestra, parrebbe, vogliono ancora sentir parlare.
Anche per Meloni la luna di miele è finita
Entrambi, va detto, sono nel ristretto Gotha delle figure più conosciute del governo. Solo il 23% afferma non conoscere Santanchè o di non poterne giudicare l’operato, percentuale poco più alta (28%) per Crosetto. Soltanto Meloni, Salvini e Tajani, in quest’ordine, possono dire di essere più riconoscibili.
Per il ministro del Turismo le notizie positive finiscono qui. Per il resto c’è un 66% di italiani nel campione che dichiara di non apprezzare la sua azione al governo, mentre appena l’11% afferma il contrario. Crosetto totalizza un 33% di risposte positive, pari a quelle del collega dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Fa meglio solo Giorgia Meloni in persona, e non così tanto: 34%, di contro a un 55% di giudizi negativi. Segno che anche per lei, al netto della primazia consolidata nei sondaggi, la luna di miele sembra finita.
Perfino i misconosciuti Paolo Zangrillo e Gilberto Pichetto, gli altri due ministri piemontesi, fanno meglio di Santanchè: per il titolare del dicastero della Pubblica Amministrazione il gradimento è al 19%, per l’altro forzista, in carica all’Ambiente, è al 16%. Nel loro caso, però, pesa l’effetto “Carneade, chi era costui?”. I dioscuri azzurri sono infatti ignoti al 55% dei rispondenti. A sfiorare la maglia nera è Matteo Salvini: il leghista viene bocciato dal 63% degli italiani, inflessibili col “capitano” del Papeete quanto con l’ex regina del Twiga.
Piace la stretta sui femminicidi, male il ponte di Messina. Sull’Ucraina più no che sì
Tra i provvedimenti più amati del governo svetta l’inasprimento delle leggi su femminicidio e violenza domestica, indicato dal 38% degli intervistati. Piace al 29% l’eliminazione del reddito di cittadinanza, al 24% l’interruzione del superbonus per l’edilizia (l’altro provvedimento “bandiera” del governo Conte), al 23% l’inasprimento delle regole sui flussi migratori e al 18% la prosecuzione del sostegno militare e finanziario all’Ucraina, che invece viene bocciato da un altro 24% di elettori, in dissenso su uno dei dossier più caldi della politica estera.
La misura più contestata dagli amministrati è la ripresa della progettazione del ponte sullo stretto di Messina: un 36% di loro la giudica una scelta sbagliata. Non piace nemmeno il ddl Sicurezza, respinto dal 25%. L’eliminazione del reddito di cittadinanza ha lasciato scontento il 21% dei rispondenti, la nuova legge sull’autonomia differenziata un ulteriore 19%.

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