"Quell'emergenza immigrazione guarda caso scoppiata dopo le elezioni locali..."
Riceviamo e pubblichiamoLo stato di letterale assedio in cui si trova l'Italia in questi giorni - con l'ennesimo gioco delle parti fra governo Renzi-Gentiloni e Unione europea simile a quello sui conti pubblici, dove alla fine la voce grossa di Roma si rivela un bluff - deve indurre anche i cittadini piemontesi e cuneesi a pensare al peggio, tanto che nella nostra regione è già stato annunciato l'arrivo di centinaia di clandestini, e altre se ne aggiungeranno a causa delle migliaia di arrivi di questi ultimissimi giorni.
Il tentativo del governo di centrosinistra e dei mass media alleati di minimizzare il fenomeno, o di rivelarlo solo dopo una scadenza elettorale, è oramai una tattica dal respiro sempre più corto e alla quale i cittadini hanno finito di credere.
Anche perché a parlare sono le cronache quotidiane che anche in Piemonte parlano di interi quartieri tenuti in ostaggio, di famiglie di cui lo Stato o il Comune si ricorda solo quando deve recapitare una tassa o una multa, mentre servizi e aiuti vanno sempre a qualcun altro che nulla paga. Di fronte agli eventi gravissimi di questi ultimi giorni, con un ministro dell'interno che si atteggia a "finto duro" nei confronti di Bruxelles salvo poi spalancare a tutti i clandestini le porte del Paese, molto probabilmente anche nella provincia Granda, se si dovesse votare questa domenica per i sindaci, i risultati sarebbero molto diversi da quelli a cui purtroppo abbiamo assistito.
Di certo, uno sprone per tutti noi a cogliere l'onda lunga di un cambiamento che dall'Italia e dal Piemonte arriverà anche qui, a fronte di un PD che, a prescindere dal caldo estivo, ha il fiato oramai cortissimo e lo nasconde dietro il paravento di una raffica di liste civiche.
Il tentativo del governo di centrosinistra e dei mass media alleati di minimizzare il fenomeno, o di rivelarlo solo dopo una scadenza elettorale, è oramai una tattica dal respiro sempre più corto e alla quale i cittadini hanno finito di credere.
Anche perché a parlare sono le cronache quotidiane che anche in Piemonte parlano di interi quartieri tenuti in ostaggio, di famiglie di cui lo Stato o il Comune si ricorda solo quando deve recapitare una tassa o una multa, mentre servizi e aiuti vanno sempre a qualcun altro che nulla paga. Di fronte agli eventi gravissimi di questi ultimi giorni, con un ministro dell'interno che si atteggia a "finto duro" nei confronti di Bruxelles salvo poi spalancare a tutti i clandestini le porte del Paese, molto probabilmente anche nella provincia Granda, se si dovesse votare questa domenica per i sindaci, i risultati sarebbero molto diversi da quelli a cui purtroppo abbiamo assistito.
Di certo, uno sprone per tutti noi a cogliere l'onda lunga di un cambiamento che dall'Italia e dal Piemonte arriverà anche qui, a fronte di un PD che, a prescindere dal caldo estivo, ha il fiato oramai cortissimo e lo nasconde dietro il paravento di una raffica di liste civiche.
Anna Mantini - Lega Nord Fossano
c.s.
FOSSANO