“La destra nazionale, per decenni, è stata precursore di temi essenziali per il cambiamento dell’Italia”
La presentazione dell’ultimo libro di Paolo Chiarenza “Abbiamo avuto ragione” si è trasformata in un’occasione di riflessione sulla politica del passato del PaeseRiceviamo e pubblichiamo:
Egregio direttore,
proseguendo il programma di iniziative culturali, gli aderenti alla componente politica di Destra del monregalese hanno dato vita a Vicoforte Mondovì ad un dibattito prendendo spunto dalla presentazione dell’ultimo libro del politologo cuneese Paolo Chiarenza “Abbiamo avuto ragione”. Il saggio è un dettagliato elenco di progetti, di proposte, di programmi, che in decenni di confronto politico e lotta di idee, i maggiori esponenti della Destra nazionale si sono rivelati precursori di temi essenziali istituzionali, economici e sociali per il cambiamento dell’Italia.
È significativo che fin dall’anno 1955 fu promossa la campagna di pacificazione degli Italiani con l’appello del quotidiano “Il Secolo d’Italia”: “Bisogna che la concordia nazionale diventi un fatto politico. Pacificazione che nulla rinnega e che a nulla rinuncia, ma che pure intende raggiungere una generosa e consapevole confluenza di uomini e di volontà”.
Emblematici della impostazione programmatica sono i discorsi tenuti nel 1959 in Senato dal gruppo del MSI sul Bilancio dello Stato. La via della giustizia sociale e l’avvento di una società fondata sulla collaborazione organica tra le categorie, con un sistema di leggi e di garanzie sociali che faccia del lavoro il protagonista della vita dello Stato. La difesa del salario e dello stipendio reale contro l’inflazione è pilastro di giustizia sociale. Lo Stato deve intervenire nell’economia. Si postula un sistema politico che concili la libertà individuale con l’autorità dello Stato; si sostiene un ordinamento corporativo, di rappresentanza delle categorie del mondo del lavoro e della produzione e intellettuale. I lavoratori devono essere chiamati a partecipare alla gestione e alla ripartizione degli utili delle aziende. Va riconosciuto uno stato giuridico ai sindacati, i quali devono essere resi compartecipi del governo generale dell’economia.
La Repubblica presidenziale è un’impronta della politica dell’on. Giorgio Almirante. Un presidente della Repubblica eletto direttamente dal popolo; un presidente che nomini i suoi ministri, e quindi possa anche sostituire i suoi collaboratori; un Parlamento che abbia funzioni di controllo, e che non sia composto soltanto dai rappresentanti dei partiti, ma anche di rappresentanti delle categorie produttive, della cultura, dell’arte.
Il pretesto del fascismo serve per creare una violenta campagna di odio ideologico contro la Destra. Il fascismo è finito 80 anni fa e pertanto non ha senso ed è strumentale alla sinistra dichiararsi antifascista. La permissività delle leggi e l’azione di quella parte della magistratura che è politicizzata creano nel cittadino la psicosi della rassegnazione; le Forze dell’Ordine sono impotenti ad agire.
Sostenere che con la legge 194 sull’aborto la donna abbia raggiunto un traguardo di libertà che deve essere potenziato attraverso la formazione dell’autodeterminazione è mistificatorio. Vero è, invece, che si è messo in moto un processo di deresponsabilizzazione dell’uomo, e alla donna lo Stato delega la funzione di sopperire con la sua decisione alla carenza di informazione, di educazione, di servizi sociali.
Per quanto riguarda la droga la comunità deve considerare il suo uso come un male sociale, causa di tanti drammi individuali e collettivi, fattore di delinquenza e prostituzione.
È inequivocabile la posizione della Destra sulla cittadinanza italiana. Sosteniamo il principio dello “jus sanguinis” , risultato di un progetto di vita condiviso che prevede la conoscenza della lingua, dell’identità dei territori dell’Italia e della sua italianità. Per ottenere la cittadinanza italiana occorre sentirsi italiani. Pertanto, si inserisce lo “jus scholae” : frequentando la scuola in Italia il ragazzo straniero nel ciclo di 10 anni è in grado di assimilare la cultura, le tradizioni e la sensibilità del nostro vivere, assorbendone i principi fondamentali.
Anche questo incontro ha ribadito la linea politica di coerente attualità della presidente Meloni: “Finchè esisteranno le democrazie, Destra e Sinistra avranno un fondamentale valore, perché quella locazione differenzia un sistema di valori da incarnare e un progetto da realizzare”.
Rosalia Grillante (Vicoforte Mondovì), Emiliano Negro (sindaco di Roburent), Alfredo Peira (Mondovì), Elia Farinelli (Torre Mondovì)

Mondovì - Destra - Paolo Chiarenza - Emiliano Negro - Rosalia Grillante - Alfredo Peira - Elia Farinelli