X
X
Cuneodice.it
Home Cronaca Politica Eventi Attualità Sport Cultura Varie Rubriche Ultime Notizie
Tutta la provincia Cuneo e valli Saluzzese Monregalese Saviglianese Fossanese Alba e Langhe Bra e Roero Il Buschese
Login
Cerca ArticoliCase Cuneodefunti Cuneo
Login
Cuneodice.it
QUOTIDIANO ONLINE
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Eventi
  • Attualità
  • Sport
  • Cultura
  • Varie
  • Rubriche
  • Ultime Notizie
  • ABBONATI
    • tutta la provincia
    • Cuneo e valli
    • Saluzzese
    • Monregalese
    • Saviglianese
    • Fossanese
    • Alba e Langhe
    • Bra e Roero
    • defunti Cuneo

    Home \ Politica \ SaluzzeseVendita case Saluzzo

    CRISSOLO - Sunday 31 August 2025, 12:00

    Operazione nostalgia per la Lega al Monviso: “La Padania? Avevamo fatto c… addosso il governo”

    Calderoli guida la rimpatriata alle sorgenti del Po: “Ho ancora l’ampolla del ‘96”. Un rito antico per esorcizzare Vannacci: “I voti non si contano, si pesano”
    Operazione nostalgia per la Lega al Monviso: “La Padania? Avevamo fatto c… addosso il governo”

    Il Gran Lombardo per antonomasia, Alessandro Manzoni, alludeva alla rielaborazione linguistica de I promessi sposi con la metafora “risciacquare i panni in Arno”. I lumbard attuali, ovvero i leghisti, i panni preferiscono da sempre sciacquarli nell’acqua del Po.

    A Pian del Re la Lega è tornata quest’anno per la tradizionale festa estiva. Dopo alcuni anni nella più accessibile location di Pian della Regina, la sezione provinciale del partito ha scelto di risalire al pianoro a 2.020 metri, che nel 1996 fu teatro del “rito dell’ampolla” voluto da Umberto Bossi. Quasi 200 i sostenitori presenti: una partecipazione considerata significativa, nonostante le difficoltà logistiche del luogo.

    Alle sorgenti del grande fiume non c’è più il Senatur, prossimo a compiere 84 anni, ma il suo proconsole Roberto Calderoli, ultimo alfiere di una vecchia guardia che prima gli scandali e poi il salvinismo hanno spazzato via. “Tornare qui è come rivedere un film di quarant’anni” dice il ministro per gli Affari regionali, sfogliando l’album di famiglia del Carroccio: la prima salita al Monviso, il periodo secessionista, l’exploit dell’allora Lega Nord alle elezioni politiche del 1996 sopra il 10% e poi il tracollo in quelle del 2001, al 3,9%. La Padania? “Un sogno bellissimo, servito per fare cagare addosso il governo e andare oggi all’autonomia differenziata. Forse il rimpianto è di non essere andati oltre, ma abbiamo dovuto combattere resistenze fortissime e gli ultimi processi alle camicie verdi sono terminati pochi anni fa”.

    Nostalgia canaglia: “L’unico che è ancora in possesso dell'ampolla originale sono io, quella usata nel ‘96” confida Calderoli, che si arrabbia, dice, “quando oggi mi dicono che siamo cambiati”. Il presente è l’autonomia differenziata, pur fatta a brandelli dalla Corte Costituzionale: il governo deve rispondere a queste obiezioni con un disegno di legge apposito che per ora non c’è. Calderoli assicura che in settimana ci sarà la riunione con Meloni, Salvini e Tajani per decidere. Gli alleati, di sicuro, non scalpitano.

    In compenso lo fa, dall’interno della Lega, Roberto Vannacci. Il generale divenuto europarlamentare sta attrezzando i suoi “team”: i primi nuclei locali sono sorti a Pavia, Tortona e Voghera, altri otto a Torino, a Vercelli invece il “team” ha chiuso in fretta e furia dopo che i promotori sono stati minacciati di espulsione. Una Lega dentro la Lega, contro la quale si scagliano i vecchi lumbard. Matteo Salvini osserva e lascia fare. Il rinnovato rito del Po è anche un tentativo di esorcizzare le incursioni dell’ex folgorino e dei suoi “parà”. Non per nulla si tiene in una provincia, la Granda, che il salvinismo non l’ha mai amato e il vannaccismo meno ancora: “Bossi ci disse che i voti non si contano ma si pesano” ricorda Calderoli, rievocando i tempi bui del minimo storico alle politiche. Eppure l’anno scorso, proprio in provincia di Cuneo, Vannacci ha doppiato Gianna Gancia in Calderoli per numero di preferenze.

    I vertici locali preferiscono tenersi lontani da queste disamine: “Come Lega in questo ultimo anno di Governo abbiamo portato tanti risultati per la nostra provincia” rivendica il senatore e segretario provinciale Giorgio Maria Bergesio. L’apertura del Tenda, il completamento dell’Asti-Cuneo, il finanziamento della tangenziale di Mondovì e della variante di Demonte. Tutti meriti ascritti a Salvini nella sua veste governativa, quella di ministro delle Infrastrutture. Il futuro? Le elezioni provinciali dietro l’angolo, dove la Lega punta a riguadagnare la rappresentanza che ha perso nell’ultima tornata: “Saremo sicuramente protagonisti”.

    Andrea Cascioli
    luogo CRISSOLO
     Condividi
    Tag:
    Lega Nord - Roberto Calderoli - Monviso - politica - Giorgio Bergesio - Matteo Salvini - Partito - Lega - Padania - Umberto Bossi - Roberto Vannacci
    commenti
    Effettua il login per commentare
    notizie interessanti
    Menu
    • Home
    • Cronaca
    • Politica
    • Eventi
    • Attualità
    • Sport
    • Curiosità
    • Cultura
    • Varie
    • Rubriche
    • Altro
    Redazione

    [email protected]
    Maggiori informazioni...

    Cerchiamo collaboratori!
    Scrivici e dai voce alla tua passione

    Territori
    • Cuneo e valli
    • Saluzzese
    • Monregalese
    • Saviglianese
    • Fossanese
    • Alba e Langhe
    • Bra e Roero
    • Il Buschese
    Edizioni
    • italia
    • torino
    • genova
    Cuneodice.it Applicazione per smartphone Android
    Cuneodice.it Applicazione per iPhone e iOS
    Feed RSS

    Privacy Policy - P.IVA 03978350043 powered by Publidok S.r.l.

    Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti. Continuando a navigare ne accetti l'utilizzo. Leggi di più
    OK