“Troppe assenze in Consiglio”. Casteldelfino dichiara decaduto il capogruppo della minoranza

Alberto Anello, ex sindaco e candidato sconfitto alle ultime elezioni comunali, non è più consigliere a Casteldelfino. Il Consiglio comunale ha votato la decadenza con una delibera adottata ai sensi del regolamento, nel quale si stabilisce che il consigliere “è tenuto a partecipare alle adunanze del Consiglio anche se convocate durante dell’orario di lavoro”.

Sono quattro le “assenze continuative ingiustificate” rimproverate al capogruppo della minoranza, presentatosi nel 2021 con la lista Vivere Casteldelfino e superato dall’attuale sindaco Domenico Amorisco per venti voti. La delibera, presentata da Amorisco ai consiglieri, menziona il fatto che l’ex sfidante “non ha inviato alcuna giustificazione o osservazione o controdeduzione” dopo l’avvio del procedimento a suo carico. Tanto basta, quindi, per approvare la decadenza con sei sì su sei consiglieri presenti. Tutti esponenti della lista di maggioranza Sì Amo Casteldelfino, dal momento che gli altri due consiglieri di minoranza - Davide Allais e Olga Bernardi - non hanno presenziato alla seduta.

La risposta di Anello non si è fatta attendere. Il leader della minoranza consiliare (ex, a questo punto) ha menzionato le “mie svariate sollecitazioni di cambio della convocazione dei Consigli comunali in orari più consoni rispetto agli impegni lavorativi di ciascuno”, malgrado le quali “il sindaco ha fatto calare la sua mannaia”: “Dopo numerose sue richieste alla Procura della Repubblica, volte a procurarmi l'espulsione dal Consiglio, tutte risolte in tribunale senza conseguenze, ecco che finalmente, seguendo il regolamento, Amorisco mi allontana con l'unica soddisfazione di non sentire più le mie critiche che puntualmente arrivavano rispetto al suo metodo di amministrare”.

Anello, che in passato è stato anche assessore e vicesindaco di Verzuolo, nonché presidente del Miac e della Confcommercio saluzzese, riserva una “dedica” ironica anche agli altri esponenti della maggioranza: “Ringrazio i colleghi di maggioranza di cui non ho mai sentito la voce in Consiglio ma sempre e soltanto visto cieca obbedienza al sindaco. Che a Casteldelfino la democrazia fosse divenuta una parola vuota ne ero convinto già da tempo”.

È l’ultimo capitolo - almeno per ora - di una “guerra” tra sindaco ed ex sindaco approdata anche alle aule di tribunale. Amorisco aveva denunciato per diffamazione il rivale dopo una schermaglia nella prima seduta consiliare post-elezioni: “Siamo stati noi - aveva detto l’oppositore, all’epoca 66enne, al nuovo primo cittadino, classe 1942 - a sostituire i bagni alla turca con i wc nei servizi del municipio: così se devi fare la popò, perché alla tua età può succedere, te li trovi”. Una frase per cui, insieme ad alcune esternazioni su un gruppo Facebook locale, la Procura aveva disposto il rinvio a giudizio per Anello. In aula, però, il rappresentante dell’accusa aveva chiesto l’assoluzione, pur giudicando l’ironia “quantomeno infelice”. Il processo si è poi chiuso con un nulla di fatto, per irregolarità nella querela.

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