Tecniche di Evoluzione Assistita, Sacchetto: “La ricerca va nella direzione giusta, la politica?”
Il consigliere regionale: “Nonostante l’ostruzionismo dell’ideologia e del pregiudizio delle sinistre europee, la ricerca sui TEA deve proseguire”Riceviamo e pubblichiamo:
Egregio Direttore,
nei giorni scorsi il Consiglio Regionale ha approvato un Ordine del giorno a mia prima firma che impegna la Giunta a proseguire sulla strada della ricerca per l’applicazione delle TEA nel prossimo futuro, come richiesto dal mondo produttivo, indirizzando i finanziamenti conservando il ruolo centrale pubblico rappresentato da Fondazione Agrion ed Università.
Come ormai noto le TEA, Tecnologie di Evoluzione Assistita, sono un insieme di tecniche moderne sviluppate per il miglioramento genetico, che permettono di ottenere delle piante più produttive e resistenti a batteri, funghi e ai cambiamenti climatici, utilizzando quello che viene chiamato Genome editing, si effettua un intervento su punti circoscritti del DNA, introducendo modifiche identiche a quelle che si possono generare spontaneamente in natura, operando con geni appartenenti allo stesso regno e alla stessa specie nonché riproducendo organismi con una mutazione voluta, tramite il sistema CRISPR-cas9, indistinguibile con alcun tipo di esame di laboratorio, per questo motivo le piante che si ottengono tramite queste metodologie di modificazione non dovranno essere classificate come OGM (Organismi Geneticamente Modificati) in quanto, proprio come definito dalla direttiva del 2001/18/EC del Parlamento Europeo, un OGM è “un organismo il cui materiale genetico è stato modificato in modo diverso da quanto avviene in natura con l’accoppiamento e/o la ricombinazione genetica naturale”.
L’applicazione in agricoltura delle New Genomic Techniques (NGTs)/TEA avrebbe dei risvolti positivi sia dal punto di vista ambientale che economico-commerciale, la produzione di organismi vegetali resistenti a patogeni e in grado di affrontare le nuove condizioni ambientali porterebbe ad un uso limitato di agrofarmaci, quindi minor costi e impatto ambientale, e a prodotti con caratteristiche migliori che andrebbero incontro alle richieste del mercato e ai vari gusti del consumatore.
Negli ultimi anni il sistema scientifico italiano, sia attraverso progetti finanziati dal Ministero dell’Agricoltura che mediante altre iniziative, ha sviluppato conoscenze avanzate nell’ambito delle TEA relativamente alle più importanti specie agricole italiane, questo lavoro ha portato alla selezione di piante resistenti a patologie, a stress e produttivamente migliori, è stato accettato all’unanimità, nelle commissioni riunite del Senato, il provvedimento che autorizza la sperimentazione in campo delle TEA tramite l’emendamento al decreto Siccità (D.L. 39/2023).
Nella primavera del 2023, la Commissione Europea ha presentato una proposta di legge sulle piante prodotte da alcune nuove tecniche genomiche e nel luglio del 2023 ha presentato la nuova proposta di Regolamento in Parlamento, l’obiettivo della Commissione è di escludere dalla legislazione europea sugli OGM le piante GM (geneticamente modificate) che non hanno DNA estraneo intenzionalmente aggiunto al loro genoma, introducendo nuove classificazioni per le tipologie di organismi ottenuti tramite NGT/TEA e svincolandoli dagli obblighi tradizionali di controllo del rischio, tracciabilità ed etichettatura, riducendo così costi, tempi e durata delle autorizzazioni e della burocrazia, le Organizzazioni agricole, anche quelle tradizionalmente contrarie agli OGM, si sono dette d’accordo a continuare con la ricerca sui TEA per arrivare nel più breve tempo possibile ad una applicazione su larga scala in agricoltura, la ricerca è fondamentale in questo campo a forte carattere innovativo ma anche con una base scientifica molto radicata, tenuto conto del fatto che nella sostanza con queste tecniche si accelerano processi che si svolgono in natura.
Purtroppo l’iter a livello comunitario nelle scorse settimane ha subito uno stop in quanto i triloghi hanno portato ad un vicolo cieco a causa dell’ostruzionismo dell’ideologia e del pregiudizio delle sinistre europee sull’argomento, tuttavia il percorso deve andare avanti con la fiducia verso un sistema tecnologicamente avanzato e rispettoso degli obiettivi economici, sociali ed ambientali che ci si pone.
Nel dispositivo del documento licenziato dal Consiglio Regionale si impegna la Giunta e intervenire con gli organi istituzionali superiori per arrivare nel più breve tempo possibile ad una applicazione su larga scala delle tecnologie TEA ed a prevedere negli obiettivi dei finanziamenti legati alla ricerca in ambito agricolo e ambientale una particolare attenzione ai TEA garantendo un adeguato sistema di finanziamento, soprattutto per i progetti portati avanti con partner pubblici, nei prossimi anni in modo da porre il Piemonte all’avanguardia in questo settore.
Claudio Sacchetto

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