Festa grande al “Paschiero” per i 120 anni del calcio a Cuneo
Nella serata organizzata dai Fedelissimi una raccolta fondi per l’Abio. Gli ex biancorossi vincono il torneo, superando gli Over 50 e una coriacea Atletico ForenseUna commossa commemorazione della Divisione Cuneense, nel segno del ricordo per i fratelli alpini e calciatori Aldo e Riccardo Paschiero, ha aperto la serata delle celebrazioni per i 90 anni dello stadio di Cuneo e i 120 anni dalla fondazione dell’Unione Sportiva Alta Italia, primo embrione del calcio nella città dei sette assedi.
Dodici decadi sono trascorse da quando il pallone di cuoio rotolò per la prima volta sul selciato polveroso dell’allora piazza Regina Elena, l’attuale piazza Martiri della Libertà. Nove dall’inaugurazione dello stadio ufficialmente denominato Littorio, ma presto noto come Monviso, che nel dopoguerra sarà intitolato ai due fratelli Paschiero, caduti di Russia.
Per celebrare questo traguardo i Fedelissimi Cuneo 1905 hanno organizzato un triangolare fra gli ex giocatori del Cuneo Calcio, l’Atletico Forense (la selezione degli avvocati del foro cuneese) e la Over 50 Football Club Provincia Granda, formata da veterani del pallone e attiva nei tornei di tutta Italia. Tre squadre unite da uno scopo benefico, la raccolta di fondi in favore dell’associazione Abio che opera nel volontariato ospedaliero con i pazienti pediatrici.
Ad aggiudicarsi il trofeo sono i favoriti della vigilia, le “vecchie glorie” biancorosse che schierano in campo ex protagonisti del calcio locale del calibro di Cristini, Garavelli e Conrotto, insieme a Didu, Glauda, Solari e molti altri. Contro gli Over 50 sale in cattedra Perna, autore di una doppietta personale, cui si somma il gol di Bodrero per il 3-0 definitivo. Equilibrato e a tratti spettacolare il match con l’Atletico Forense, che aveva a sua volta superato di misura gli Over 50 (1-0, rete di Samuele Giordano). I togati partono forte e inanellano nitide occasioni, in almeno due delle quali per negare la gioia del gol serve tutta la prontezza di riflessi del portierone Emiliano Campana, indiscusso uomo partita. Quando i ritmi si alzano, una disattenzione apre il varco alla zampata decisiva di Andrea Corsini, bravo a infilare un incolpevole Giuseppe Borgotallo. Il giovanissimo portiere dell’Atletico Forense avrà comunque occasione di mettersi in luce nel finale.
Vince la solidarietà, insieme alla voglia di festeggiare un grande blasone e alla speranza di vedere presto il calcio che conta riaffacciarsi sotto il profilo austero della Bisalta.
Andrea Cascioli

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