Il Gruppo Sportivo Valgrana ha celebrato i suoi cinquant'anni

Sabato 14 giugno presso gli impianti sportivi comunali di Pradleves si è la celebrata la festa per i 50 anni della squadra G.S. Valgrana, che è stata fondata nel 1975 da un gruppo di appassionati di calcio – Brondetta Adriano, Mocchiolo Giuseppe, Morisiasco Franco e Morisiasco Piero – a cui si sono aggiunti via via altri giocatori per raggiungere il numero necessario per partecipare ai campionati locali. Nel corso dei 50 anni di storia la società ha tesserato ben 146 giocatori, e molti tra loro hanno vestito la fascia da capitano: tra quelli che l’hanno indossata più volte i veterani Brondetta Adriano, Lerda Walter, Molinengo Giuseppe, Tassone Luigi, Brondello Bruno e infine Fiandrino Mario, che con le sue 37 stagioni con i colori bianco e blu del G.S. Valgrana detiene un record di presenze molto difficile da battere.

 

Il programma dei festeggiamenti prevedeva il ritrovo alle ore 16, in tempo per prendere parte al triangolare che dalle 17 ha visto contrapporsi le vecchie glorie, suddivise in 2 squadre, agli attuali componenti della squadra, che hanno prevalso sui loro predecessori in virtù della maggiore freschezza atletica. A tutti gli ex calciatori che hanno preso parte alla manifestazione, in campo o sugli spalti, è stata consegnata una maglia celebrativa in ricordo della giornata.

Alla disputa del minitorneo, articolato in 3 tempi da 20 minuti circa, ha fatto seguito la cena gestita dal Bar Abrì nella struttura coperta che d’inverno ospita la pista di pattinaggio su ghiaccio, presso la quale è stata allestita anche un’accurata esposizione di maglie, fotografie e articoli di giornale mediante cui i partecipanti o i semplici curiosi hanno potuto ripercorrere i 10 lustri di attività della società sportiva.

 

Prima del momento conviviale, Gian Paolo Fresia, uno degli organizzatori della festa, ha voluto ricordare che “purtroppo ci hanno lasciato 6 persone tra dirigenti e giocatori: Mocchiolo Giuseppe, presidente e fondatore, Morisiasco Mario, giocatore e fondatore, Tassone Luigi, giocatore e capitano, Bosco Giovanni, giocatore, Chiapello Valerio, giocatore e sponsor per diversi anni e per ultimo Delfino Enrico, giocatore e trascinatore della squadra”. Dopo aver ringraziatole aziende che hanno contribuito all’organizzazione della festa – Donadio Davide, Menardi auto, Merlo, Morisiasco e Ribero Walter – ha chiuso il suo intervento con questo augurio: “Speriamo che i nostri giovani giocatori del G.S. Valgrana attuale continuino ad essere affiatati, in campo e fuori, tenendo vivo l’entusiasmo che ha caratterizzato i primi 50 anni della nostra storia”. 

 

La parola è quindi passata all’attuale allenatore della squadra, Roberto Ribero, che nel suo intervento ha sottolineato il profondo coinvolgimento che implica aver indossato, anche solo per una stagione, la divisa sociale della squadra: “Nel Valgrana ci arrivi per molti motivi diversi: perché ci gioca un tuo punto di riferimento di quando eri bambino e al quale eri molto legato; perché ci giocano i tuoi amici; perché diventa l’occasione per vedere i tuoi amici quando i percorsi di vita sono diversi; perché è la squadra della tua valle, fin da quando è nata; perché ti piace semplicemente giocare a calcio per divertirti. Quello che non ti dicono però è che una volta che ci sei entrato, ti si attacca alla pelle, non ne esci più. E anche quando hai smesso succede questo, quello che stiamo vivendo stasera. Personalmente, dopo circa 20 anni in campo, quest’anno ho vissuto l'avventura di guidare un gruppo di ragazzi fantastici dalla panchina. Da Paschera a Chiotti, con ben due atleti da Castelmagno, credo record storico, una vera e propria nazionale della nostra valle. E posso dirvi con tutta sincerità che nonostante cambino i giocatori non cambia ciò che siamo stati, siamo e saremo in futuro. 'Mes que un club', dicono a Barcellona, e seppur con livelli sportivi completamente diversi lo possiamo fare nostro. Molto più di una squadra, letteralmente una famiglia”.

 

La serie di discorsi è stata chiusa dal Sindaco di Valgrana, Albino Arlotto, in rappresentanza di tutti i primi cittadini dei comuni di media e alta valle Grana, e nel suo intervento ha ricordato l’importante funzione sociale del calcio, in grado di creare legami sani e amicizie uniche, quanto mai importanti in un mondo che sta virando in modo sempre più deciso verso le relazioni virtuali dei social. Dopo la cena a base di polenta accompagnata da spezzatino e salsiccia, castelmagno e mozzarelle, la serata di festa si è conclusa con la musica proposta da DonaDj.