Quando l'età non è un limite: prosegue il progetto "Downhill for down ill"

Prosegue il progetto “Downhill for Down Ill”, organizzato dal Comitato Kitz for Sixty e sostenuto anche dall’Atl del Cuneese. L’iniziativa prevede la preparazione atletica della durata di tre anni per un atleta anonimo (non professionista) dell’età di 57 anni: l’obiettivo è portarlo ad effettuare nel giro di tre anni, all’età di 60 anni, ad effettuare una discesa libera su una pista omologata per la coppa del mondo di sci entro il limite del 15% in più del tempo medio degli atleti professionisti. Non una discesa qualunque, ma la leggendaria Streif di Kitzbuhel in Austria. Il progetto, con allenamenti che si svolgono anche sulle piste dei comprensori cuneesi, è finalizzato a creare una banca dati rilevante ai fini di studio della fisiologia del corpo umano e di ricerca di nuove tecnologie e accorgimenti per la sicurezza della pratica sportiva dello sci, con la collaborazione di enti e Politecnici.

 

Non solo: l’obiettivo è anche dimostrare concretamente come l’età non sia necessariamente un limite e come l’attività fisica possa portare a benefici e miglioramenti concreti anche in età più avanzata. 

 

I primi risultati sono stati presentati la scorsa settimana in una conferenza stampa organizzata presso la sede dell’Atl del Cuneese. I primi dati raccolti hanno evidenziato miglioramenti significativi, anche oltre le aspettative iniziali. Era presente il dottor Luigi Salvatico, presidente del comitato organizzatore, mentre sono intervenuti in collegamento alcuni dei professionisti coinvolti nel progetto: il dottor Gerardo Foglia, cardiologo e medico dello sport, il dottor Aureliano Stingi, biologo nutrizionista, il dottor Massimo Di Donato, allenatore, e il dottor Federico Bristot, coordinatore dei fisioterapisti del J Medical.

 

Nel video le interviste raccolte a margine della conferenza stampa.

Redazione