'Senza indennizzi meglio fermarsi: basta con queste tristi recite in teatri deserti'
Lo sfogo di Corrado Beccacini, presidente della Pro Dronero, sull'obbligo di giocare a porte chiuse per il calcio dilettantistico
Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo di Corrado Beccacini, presidente della Pro Dronero.
Certamente è davvero prioritario imporre rigorosamente la mascherina all'aperto al povero pensionato che si siede tranquillamente su una panchina in un parco e poi consentire ai locali della movida di rimanere ancora aperti fino a notte fonda (incredibile!) tra alcool e droga ad oltranza contribuendo così a diffondere sempre più il contagio. Allo stesso modo ai nostri livelli siamo effettivamente preoccupatissimi del fatto che nei grandi stadi possano entrare "solo" 1000 (!!!) persone per volta, creando così problemi enormi all'industria del pallone, mentre nel nostro calcio dilettantistico, che evidentemente non conta davvero nulla, possiamo tranquillamente continuare a giocare a porte chiuse, tanto gli incassi delle partite possono essere comodamente sostituiti dal merchandising e dai diritti televisivi che non abbiamo. Fin quando potrà reggere ancora questa situazione assurda? O si riaprono finalmente anche i nostri impianti, ovviamente con l'obbligo giustissimo o della mascherina e della misurazione scrupolosa della temperatura all’ingresso, o altrimenti, in assenza di sostanziosi indenizzi, meglio fermare tutto che non continuare ad accumulare solo dei costi con queste tristi recite in teatri deserti.
Redazione
CUNEO 
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