Tricolori Kickboxing Jesolo, strepitoso Fazzari Team!
Inarrestabile Martina Peira, 4 podi in 4 categorie, oro nazionale in entrambe le specialità!Dopo le necessarie qualifiche alle diverse fasi dei campionati regionali Federkombat di Kickboxing, si sono disputati in contemporanea questo weekend al Palaturismo di Jesolo i Campionati Italiani Assoluti e il Trofeo Italia di Kickboxing, eventi che hanno radunato in totale i migliori 773 atleti provenienti da ogni regione d'Italia.
Gli istruttori del Fazzari Team di Mondovì Massimo Fazzari e Alberto Peira hanno schierato all'evento 8 atleti, di cui 4 alla loro prima presenza a un evento nazionale. Ognuno di loro ha gareggiato in due specialità, la light contact - nella quale sono valide le tecniche di braccio e gamba dalla vita in su - e la kick light - combattimento nel quale, oltre alle tecniche della light contact, vengono portati anche colpi alle gambe.
Questi gli atleti partecipanti al Trofeo Italia : Marco Maestro, Stefano Tealdi, Martina Peira, Amaranta Ciravegna, Rebecca De Cian, Agata Traversi e Andrea Giamello. Tra loro, per la giovane Martina Peira si trattava dell’esordio nella categoria superiore Old Cadet, risultando perciò la più giovane a doversi confrontare con atlete sino a 3 anni più grandi; nonostante ciò, l’atleta si è determinata – appoggiata dall’allenatore e padre Alberto - nel volersi iscrivere, per entrambe le specialità, sia nella propria categoria di peso che in quella superiore, fino a + 5 kg.
Unica iscritta ai Campionati Italiani Assoluti invece Giada Fazzari, anche per lei in entrambe le specialità nelle cinture superiori. Questo evento rappresentava per Giada l’esordio nelle cinture superiori, motivo di speciufica preparazione e allenamento fatto con il padre Massimo. Dopo la verifica del peso giovedì 17, venerdì 18 si inizia con la kick light. Primo della squadra agonistica a salire sui tatami e Stefano Tealdi, atleta da poco sul panorama agonistico e peraltro il più giovane degli atleti, 10 anni.
Stefano si contraddistingue tra gli oltre 700 atleti presenti nel palazzetto per autocontrollo e compostezza : unico, infatti, a rimanere sugli spalti a leggere con tranquillità un libro sino a pochi istanti prima di riscaldarsi e prepararsi con il coach, come se la palpabile tensione circostante non lo scalfisse nemmeno. Stefano, combattendo in maniera tecnica e pulita, ferma la sua scalata al titolo ai quarti di finale, incrociando i guantoni con un tenace atleta pugliese, al quale tiene testa sino all'ultimo round ascoltando in maniera esemplare le attente direttive impartitegli dal coach.
Il giovane monregalese riesce solo in parte a contenere l'irruenza dell'avversario, che vincerà meritatamente : per l’atleta del Fazzari Team, alla sua prima presenza a una gara nazionale, medaglia di bronzo. Si passa ora alla categoria nella quale risultano iscritte, insieme ad altre avversarie, Rebecca De Cian e Martina Peira. Rebecca combatte contro un'avversaria di Sanremo, lavorando con lucidità e tattica in maniera tale da vincere di misura con verdetto arbitrale unanime.
Anche Martina Peira, in due round esemplari, elimina a verdetto unanime un'avversaria calabrese molto irruenta e determinata. Si approda quindi in finale, e i nomi delle atlete sui tabelloni in lizza per il titolo tricolore sono due : Rebecca De Cian e Martina Peira.
Le due atlete, peraltro anche amiche fuori dalla palestra, regalano una finale degna di una grande esibizione, combattendo un match con la stessa naturalezza dei tanti che disputano quasi quotidianamente nei vari allenamenti : tecniche di gamba saltate, scambi spettacolari e sequenze di qualità portate con la voglia di divertirsi e stupire il pubblico e i compagni di squadra, valori che incarnano la vera essenza dello sport. A fine dei round, prima del verdetto degli arbitri, le due atlete si stringono in un lungo abbraccio a centro tatami, ricevendo l'applauso dagli stessi giudici di gara, visibilmente coinvolti.
Gli arbitri, valutati i cartellini di gara, assegnano il titolo di campionessa del Trofeo Italia a Martina Peira, che alla nomina di vincitrice alza anche la mano della compagna di squadra Rebecca in chiaro segno di condivisione del risultato. La scena si ripeterà alla premiazione sul podio, dove Martina tirerà a sé sul gradino più alto la sua socia di allenamenti nel momento in cui a Rebecca viene consegnato un argento che vale, a tutti gli effetti, oro.
Combatte ora Andrea Giamello : l'atleta, proveniente da importanti e meritate vittorie negli ultimi impegni agonistici nei quali ha dimostrato un incredibile miglioramento soprattutto sotto il profilo emotivo, si trova ora in una categoria numerosissima - 16 atleti - condivisa col compagno di squadra Marco Maestro. Andrea si scontra contro un bravo atleta sanremese di statura decisamente più elevata, che riesce sapientemente a sfruttare a proprio vantaggio la lunghezza delle tecniche, imponendosi da subito e distraendo con rapidi movimenti di gambe.
Complice anche l'emozione di essere, per la prima volta, in una competizione nazionale, Andrea non riesce a esprimersi in maniera soddisfacente, regalando la vittoria all'avversario che passa il turno. Lo sconforto della sconfitta demonizzerà l'avversario agli occhi di Andrea, creando enormi difficoltà per il giorno successivo per i motivi che poi racconteremo.
A dargli il cambio sul tatami è Marco Maestro, atleta di imponente presenza fisica. Marco si esprime, con vittoria davvero meritata, prima negli ottavi contro un atleta lucchese, poi nei quarti contro un fighter padovano. In semifinale Marco si scontra contro un atleta bergamasco, che per un soffio centra la vittoria; per Marco è quindi medaglia di bronzo.
E’ il momento della categoria femminile di peso superiore : Martina Peira è pertanto nuovamente sul tatami, nella categoria superiore alla propria, visibilmente provata dalla scalata della precedente categoria sino al titolo. Insieme a lei in questa categoria Agata Traversi, alla prima esperienza nazionale.
Nei quarti di finale Martina incrocia i guantoni con un’avversaria particolarmente impetuosa, che cercherà da subito di accorciare la distanza per metterla in crisi; inquadrata subito la tattica, Martina gestisce il match lavorando sulla lunga distanza, disarmando in tal modo l’avversaria e conquistando, nuovamente a verdetto unanime, la vittoria.
Combatte quindi Agata Traversi, contro un’atleta novarese di assoluto livello che vincerà poi, meritatamente, la categoria.
Oltre che prima esperienza in una competizione a questo livello, Agata deve fare i conti anche con un lungo infortunio a un braccio, costato una impegnativa riabilitazione che ha condizionato gli allenamenti. Complice l’emozione, l’atleta non riesce a esprimersi per il livello tecnico / tattico che invece possiede, subendo l’irruenza dell’avversaria, decisamente più esperta.
Agata non passerà il turno, centrando comunque il bronzo e riuscendo, cosa ben più importante, a trarre importante beneficio da questa sconfitta; il giorno, come spiegheremo, dopo ne darà la prova. Combatte quindi di nuovo Martina Peira, approdando in finale contro l’atleta uscente dal match con Agata; nonostante la proposta del coach / papà di rinunciare al match per salvaguardare quelli in calendario il giorno successivo e per la stanchezza che ora ha raggiunto livelli davvero importanti, Martina decide comunque di combattere la finale.
La bravura dell’avversaria, non disgiunta dallo stato davvero provato di Martina che combatte un ottimo match ma sottotono per i motivi detti, non le permettono di salire anche in questa categoria sul gradino più alto del podio, conquistando così un argento nazionale. Tocca a Ciravegna Amaranta : l’atleta, su sorteggio, salta un turno approdando così in semifinale, dove si scontra con l’atleta veneta che vincerà poi la categoria.
Nonostante la bontà della preparazione, Amaranta non passa il turno, fermandosi così a un meritato argento. Nei Campionati Italiani Assoluti cinture superiori, Giada Fazzari – seguita all’angolo dal papà Massimo - combatte contro un’avversaria di statura e peso decisamente superiore senza, purtroppo, riuscire a contrastare il divario fisico, non passando quindi il turno.
Si chiude così la giornata tricolore con un bottino davvero di livello : 1 oro, 2 argenti e 4 bronzi nella specialità kick light. Il giorno successivo, sabato 26, si torna sui tatami in lizza per i Campionati Italiani Assoluti e il Trofeo Italia, questa volta con la specialità light contact. Stefano Tealdi, posato nuovamente sugli spalti il libro che continuava a leggere sino a un istante prima della chiamata del coach, si prepara autenticamente e combatte due round di vera qualità, prendendo il ritmo dell'avversario sanremese, che si laureerà poi vice campione del Trofeo Italia, contrastandolo con tecniche laterali in perfetto tempismo.
Stefano riesce, in tal modo, a vanificare la maggiorparte degli attacchi dell'avversario, trasformando così ogni sua azione in una possibilità di accumulare punti preziosi. Al momento del verdetto, il braccio alzato non é quello di Stefano per davvero pochi punti di differenza; é comunque medaglia di bronzo. É ora il momento di Amaranta Ciravegna, che combatte un bellissimo match, dominando sulla lunghezza delle due riprese conquistando così la medaglia d'oro. Amaranta realizza scambi veloci e tecnici, riuscendo a prendere il sopravvento sull’avversaria alla quale, a quel punto, non può che lavorare sulla difensiva.
Inizia la categoria di Marco Maestro e Andrea Giamello : é quest'ultimo a essere chiamato a combattere per primo. Ad attenderlo, sul tatami, il medesimo atleta con cui si é scontrato il giorno precedente; Andrea non vuole ricadere nel tranello tesogli dalla tensione ieri, e questa volta si rimbocca le maniche. Sulla distanza dei due round, Andrea toglie la distanza all'avversario capendo, così, di disarmarlo da qualunque iniziativa : da quindi vita a una delle prestazioni alle quali negli ultimi tempi ci ha abituato, mettendo in seria difficoltà l'avversario che tenta di evitare lo scontro in qualunque modo.
Finisce il secondo round, e i giudici assegnano la vittoria ai punti all'avversario. Andrea però vince il match contro se stesso, reagendo al blocco del giorno prima e maturando esperienza preziosa per la stoffa che dimostra. Lo segue sul tatami Marco Maestro : combatte e surclassa negli ottavi un avversario bergamasco, nei quarti un fighter palermitano; approda così in semifinale, dove gestisce un atleta milanese vince di misura e passa nuovamente il turno.
É la finale : inizia il primo round contro un atleta siciliano, e dopo solo pochi scambi, a 29 secondi dall'inizio l'arbitro sospende l'incontro decretando la vittoria dell'avversario. A nulla servono le forti rimostranze dei coach per un torto subìto senza alcun fondamento; l'arbitro, senza dare solide spiegazioni, non riesamina il verdetto.
Marco conclude così la sua esperienza tricolore, portando a casa un argento che vale come un oro. Combatte quindi Rebecca De Cian : l'avversaria, proveniente da Firenze, combatte in modo approssimativo e scorretto, procurando a Rebecca una ferita alla gamba, già infortunata nella giornata precedente, che le impedisce di proseguire. Bronzo – meritatissimo, e di assoluto livello – per Rebecca, alla prima presenza a un trofeo di tale livello.
Martina Peira supera la semifinale contro una fighter sanremese e approda in finale, contro l’atleta avversaria fiorentina della compagna Rebecca : facendo tesoro di quanto notato in quel match, e opponendo tecnica e pulizia ad approssimazione e scorrettezze vince di gran misura, laureandosi campionessa italiana Coppa Italia anche nella specialità light contact. Segue quindi la categoria di peso superiore, alla quale Martina è nuovamente iscritta insieme alla compagna Agata Traversi.
Inizia Agata, combattendo un match di vera qualità, dimostrando di possedere qualità per sorprendere e vincere, nonostante l’infortunio cui abbiamo accennato e la lontananza, negli ultimi tempi, dai tatami di gara, legati soprattutto alla mancanza di avversari in categoria nei vari galà. Agata non passa il turno ai punti, ma la prestazione è stata eccellente : non tarderanno ad arrivare risultati e soddisfazioni.
Segue quindi Martina Peira, la cui stanchezza si fa ora davvero pesante : arriva in semifinale, dove però non riesce, questa volta, a superare il turno conquistando così un altro podio : il quarto, questa volta bronzo. Chiude i match di squadra Fazzari Giada nel Campionato Italiano Assoluto cinture superiori : Giada batte in semifinale un’atleta siciliana, approdando così in finale, ove si scontra con una esperta fighter piemontese.
La tattica portata sul tatami tuttavia non porta i suoi effetti, e Giada non riesce a uscire dai colpi dell’avversaria, che conquisterà così il titolo; argento tricolore per Giada. Al termine dei tricolori light contact, il bottino é 2 ori, 1 argento, 3 bronzi e un argento nei Campionati italiani. Finisce così l’esperienza tricolore per gli atleti agonisti del Fazzari Team, lo strepitoso medagliere di 3 ori, 4 argenti e 7 argenti é stato così conquistato:
Medagliere
Kick Light
Martina Peira : oro di categoria, argento categoria superiore;
Rebecca De Cian : argento di categoria.
Agata Traversi, Amaranta Ciravegna, Stefano Tealdi, Marco Maestro : bronzo di categoria.
Light Contact :
Martina Peira : oro di categoria, bronzo categoria superiore;
Amaranta Ciravegna : oro:
Marco Maestro ; argento.
Martina Peira (in categoria superiore), Stefano Tealdi, Rebecca de Cian : bronzo.
Campionati italiani Assoluti: Giada Fazzari, argento light contact.
c.s.

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