Vandali e rifiuti al campo del Parco della Gioventù: “Il patrimonio comunale non va abbandonato”
L’impianto, attiguo a quello della Freedom, è in degrado. Dopo il sopralluogo di Boselli (Indipendenti), replica l’assessore: “Serve marcare il territorio”Scavalcando i varchi nelle reti ci si imbatte nei vetri delle finestre infranti, i locali devastati degli spogliatoi, l’immondizia abbandonata anche a lato del campo da gioco. Uno spettacolo deprimente, quello del campo da calcio a sette nell’area del Parco della Gioventù, tanto più che a fare da contraltare, pochi metri più in là, c’è quello affidato alla Freedom, ben curato e gestito dal club di Serie A femminile.
Il campetto a fianco, inutilizzato da anni, è in stato di abbandono ed è divenuto nel frattempo preda di vandali e sbandati. Lo testimoniano le immagini del sopralluogo effettuato nella mattinata dal capogruppo di Indipendenti, Giancarlo Boselli, su segnalazione di alcuni cittadini: “Sono entrato da uno dei tanti varchi nelle reti da cui può entrare chiunque” spiega il consigliere.
L’impianto, aggiunge, “è parte del patrimonio comunale e come tale dovrebbe essere protetto e salvaguardato anche in attesa di una sua assegnazione che preveda però spazi di tempo ad uso gratuito per le ragazze e i ragazzi che vogliono allenarsi o giocare. Il patrimonio pubblico va curato non abbandonato o svenduto ai privati”.
“Siamo ben consapevoli della situazione all’ex Stadio del Calcetto al Parco della Gioventù - assicura l’assessore allo Sport Valter Fantino, sentito per una replica -. La rete è già stata più volte rattoppata ma viene ripetutamente bucata. Senza una gestione di quello spazio, è difficile marcare il territorio. Ed è impossibile mettere a disposizione per l’utenza sportiva quella struttura, che comunque avrebbe necessitato, a prescindere, di sostanziali interventi manutentivi”.
Da quando si è conclusa la passata gestione, aggiunge Fantino, “sono venute persone diverse a visionare la struttura, ma tutte queste visite non hanno portato alla formulazione di proposte concrete su cui il Comune potesse fare una valutazione”. Ora in zona si è aperto il discorso con la Cuneoginnastica per il progetto del Palafluviale, un nuovo impianto che ospiterebbe le ginnaste: “Stiamo valutando a passo a passo se questo progetto può arrivare ad una concretizzazione. Per la società sportiva, per la ginnastica cuneese e per la città potrebbe essere un’ottima prospettiva”.
“Mi rendo ben conto - conclude l’assessore - che tutte le strutture inutilizzate si espongono a queste situazioni. Il tema è che non c’è tanto rispetto per la cosa pubblica, tanto più se non è controllata. Dispiace impiegare vanamente risorse comunali per dei rattoppi. Preferiamo andare alacremente avanti a lavorare con la massima attenzione e il massimo impegno per arrivare a una progettualità che dia nuova vita a questa struttura”.

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