A Cuneo si è svolta la seconda edizione di "Voices. Dialoghi di architettura alpina"
L'iniziativa curata dall’Associazione Art.ur era inserita nel programma del Cuneo Montagna FestivalGiovedì 8 e venerdì 9 maggio si è svolta la seconda edizione di Voices. Dialoghi di architettura alpina, iniziativa curata dall’Associazione Art.ur insieme agli architetti Dario Castellino e Alice Lusso, nell’ambito del Cuneo Montagna Festival e rivolta ai professionisti dell’abitare. Con il contributo di Fondazione CRC, Compagnia di San Paolo e Regione Piemonte, e in collaborazione con i locali Ordini degli Architetti P.P.C. e degli Ingegneri e con il Collegio dei Geometri e G.L., il ciclo di incontri, denso di spunti e riflessioni, si è svolto presso la sede di Confindustria Cuneo, ente sostenitore del progetto, con la moderazione di Luca Gibello, già direttore de Il Giornale dell’Architettura.
Tema dell'edizione 2025 è Sguardi incrociati tra città e montagna per visioni ecologicamente consapevoli, con l'obiettivo, in linea con il Cuneo Montagna Festival, di porre al centro dell'attenzione la figura e le energie delle giovani generazioni. In particolare, nel primo incontro si sono posti sotto la lente gli aspetti dell'innovazione e dell'imprenditoria, portando esempi di rigenerazione di piccoli paesi trentini, fuori dai principali percorsi turistici (a firma dello studio Franzoso Marinelli, basato in Val di Non) e il fortunato caso di recupero di un insediamento alpino a spazio di produzione agro-pastorale e ristorazione di qualità nelle Alpi Orobie (Contrada Bricconi).
Spazio poi alla cultura nell’incontro di giovedì 8 al pomeriggio, per capire quali margini ci sono perché essa venga intesa come sensibilizzazione e accrescimento della consapevolezza di una comunità, come spirito di coinvolgimento della comunità stessa, come capacità di valorizzare i patrimoni materiali e immateriali presenti in un territorio. Di grande ispirazione le testimonianze di Kurt Egger e Philipp Steger, architetti altoatesini che vantano la realizzazione d'importanti progetti nell'ambito, a cui si è affiancata quella di Marco Ghilotti, riferita al contesto della Valtellina. La tavola rotonda ha visto coinvolte Daniela Berta, direttrice del Museo Nazionale della Montagna, l'antropologa Irene Borgna, Anna Ferrino, titolare dell'omonima azienda, e Greta Morandi per il CAI di Cuneo. Il terzo incontro di venerdì 9 è stato invece dedicato alle nuove grandi progettualità del capoluogo, attraverso l’illustrazione del Piano Strategico di Cuneo a cura delle
consulenti Cristina Renzoni e Ianira Vassallo, rispettivamente docenti presso i Politecnici di Milano e Torino.
Si è cercato di comprendere la nuova visione della città, in una prospettiva di medio-lungo termine, soprattutto in rapporto ai servizi (scuole, biblioteche, centri di aggregazione e scambio) che la città sta predisponendo alla scala di area vasta, ovvero in rapporto agli abitanti delle sue valli alpine. Nel dettaglio, i singoli progetti sono stati illustrati da Anna Bertola, dirigente del Settore Patrimonio del Comune, da Flavio Bruna (Studio Isolarchitetti) per il nuovo polo bibliotecario in Santa Croce, e dallo Studio Kuadra per il nuovo polo scolastico di istruzione tecnica professionale. Infine Eudes Margaria ha portato l'esperienza dei progetti di Balance Architettura, studio fondato a Borgo San Dalmazzo che si sta guadagnando la ribalta nazionale.
“Quest’anno la nostra amministrazione ha scommesso sui giovani che saranno gli adulti del futuro e coloro che dovranno sapere portare avanti le sfide del nostro territorio, che è un territorio prevalentemente alpino. - dichiara Sara Tomatis, Assessora alla Metro Montagna - Voices ha saputo introdurre preziosi elementi di discussione declinando il tema dei giovani e dell’innovazione in montagna in modo originale e stimolante, senza trascurare l’altro fondamentale elemento che caratterizza l’operate della nostra amministrazione: la valorizzazione del legame della città di Cuneo con le nostre valli”.
Aggiunge Luca Gibello, curatore dell’evento: “Per il secondo anno, Voices si conferma vivace piattaforma di confronto, instillando l'aria fresca delle idee in un territorio particolarmente attento alle strategie di rinnovamento. Mi auguro che lo sforzo degli organizzatori venga premiato, rendendo questo un appuntamento fisso e una referenze per tutto l'arco alpino”.
c.s.

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