Anche a Cuneo, Caraglio e Dronero i "punti gialli" per Giulio Regeni
Nelle botteghe dell'associazione di commercio equo "Compartir Giovane" spille e braccialetti per chiedere giustizia per l'uccisione del ricercatoreAnche le botteghe dell’associazione di commercio equo Compartir Giovane (Checevò a Cuneo, Basta Poco a Caraglio e Bottega del Mondo a Dronero) sono “Punti Gialli”, luoghi in cui si distribuiscono spille e braccialetti, che servono a ricordare la richiesta di giustizia e libertà per l’uccisione di Giulio Regeni. Nella bottega di Cuneo è possibile acquistare anche la bandiera e il libro “Giulio fa cose” scritto dai genitori insieme al loro avvocato, Alessandra Barberini. Essere un “Punto Giallo” è un modo per esprimere solidarietà all’encomiabile lotta che portano avanti per chiedere giustizia per loro ma, più in generale, per il rispetto dei diritti umani.
Si legge nel comunicato stampa: "Gli stessi autori del libro hanno presentato un esposto alla procura per denunciare contro il Governo Italiano per violazione della legge 185/90 che vieta l’esportazione di armi verso Paesi i cui governi sono responsabili di gravi violazioni dei diritti umani. Nonostante le sparizioni forzate, i 60mila prigionieri politici e il clima di repressione reso ancora più drammatico dall’uso della pandemia, da parte del governo di Al-Sisi, per giustificare il rafforzamento dei poteri del regime, nel 2019 (ultimo anno in cui i dati sono disponibili) l’Egitto è in testa alla classifica degli acquirenti a cui forniamo armi per un valore di 871,7 milioni di euro. E non ci sono segni di ripensamento. Recentemente dall’Italia è partita verso il Paese africano una seconda Fregata. La prima è stata consegnata nel gennaio scorso. Le botteghe di Compartir Giovane sono fiere di portare a Cuneo, Caraglio e Dronero la voce di questi “combattenti” per la pace".
Redazione
CUNEO punto giallo