"Anche i parchi regionali meritano la 'Green list' IUCN"
Quelli italiani presenti nella lista dell'Unione Internazionale per la Conservazione della natura sono tutti nazionali: la richiesta del naturalista Ippolito OstellinoI Parchi delle Aree Protette Alpi Marittime hanno tutte le carte in regola per entrare nella Green list dell'IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Specie). Lo sostiene, argomentando dettagliatamente le motivazioni, Ippolito Ostellino, naturalista, direttore del Parco del Po piemontese e "storico" delle aree protette della nostra regione, in un articolo pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista .eco - l'educazione sostenibile.
Tra i 59 parchi presenti nella Green List quelli italiani sono tutti nazionali, nonostante ci siano aree protette regionali in grado di soddisfare gli standard gestionali individuati dalla IUCN che si fondano su quattro pilastri: governance, programmazione, management e risultati di conservazione. Caratteristiche che portarono alcuni anni fa il Parco delle Alpi Marittime a entrare nella prima "tentative list" italiana per il riconoscimento e parte di un programma sperimentale di candidatura gestito insieme a IUCN. La selezione successiva ricadde su un Parco nazionale.
Ora, dopo l'ultima tornata di ingressi nella Green list in cui sono stati riconosciuti il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano e quello delle Foreste casentinesi, Ostellino sollecita Federparchi ad attivarsi per favorire l' inserimento nella Green list anche della categoria dei Parchi regionali italiani. La Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali, in seguito alla pubblicazione dell'articolo su .eco, ha inviato alla rivista alcune precisazioni che potete leggere cliccando qui.
Redazione
CUNEO parchi regionali