Corso Giolitti a Cuneo: "Un patrimonio da proteggere, vivere e far risplendere ancora"
Al Bar Bobo un pomeriggio tra ricordi, sorrisi e progetti condivisi, con gli anziani di Casa Famiglia protagonisti e la presenza inaspettata del vescovoA Cuneo, corso Giolitti ha ritrovato la sua voce. È successo grazie a un incontro speciale organizzato dall’associazione “Nuovo Corso Giolitti”, in collaborazione con Casa Famiglia, presso il Bar Bobo, locale storico del corso. Seduti ai tavolini del bar, tra focacce, pizzette e risate, gli anziani di Casa Famiglia hanno regalato al pubblico momenti preziosi, riportando alla luce frammenti della Cuneo di ieri. C’era chi ricordava la magica atmosfera del Cavallino Rosso, celebre sala da ballo degli anni Sessanta, dove si poteva ascoltare Milva in tutta la sua potenza scenica e Johnny Dorelli coinvolgere il pubblico con una serata quiz. E poi i primi palazzi con i portici nati grazie ai mutui comunali, la filovia che collegava la città, le slitte che scendevano lungo il corso quando la neve era abbondante, e naturalmente la mitica gelateria del Bobo, che negli anni Settanta attirava clienti da tutto il Cuneese con le sue coppe abbondanti e artigianali.
“Corso Giolitti è il primo volto che Cuneo mostra a chi arriva in città”, ha ricordato con forza una partecipante. “Merita di essere curato e vissuto come un tempo”; e in effetti, la giornata è servita proprio a questo: restituire dignità, attenzione e calore a una parte della città ricca di storia, spesso dimenticata. Lo stesso Bar Bobo oggi è simbolo di questa rinascita: dopo un periodo difficile, si è reinventato puntando su qualità e legame con il territorio. Un esempio virtuoso che mostra come la memoria possa essere motore per il cambiamento.
Fondamentale il ruolo della Casa Famiglia, che ha partecipato attivamente all’organizzazione e ha messo al centro della scena i suoi ospiti, veri interpreti della giornata. Insieme all’associazione Nuovo Corso Giolitti, hanno dato vita a un incontro che ha saputo unire generazioni, restituendo agli anziani la giusta attenzione e permettendo alla città di ascoltare le loro storie con rispetto e gratitudine.
A impreziosire ulteriormente l’evento, la presenza inaspettata e del tutto occasionale del vescovo, che ha fatto visita al gruppo con grande semplicità, allietando tutti con la sua vicinanza. Con parole sentite, ha elogiato l’iniziativa definendola “un segno concreto di attenzione verso i pilastri della nostra comunità”, sottolineando l’importanza dell’ascolto, del rispetto e – perché no – anche dell’allegria, come quella che si è respirata in questo pomeriggio speciale.
“Abbiamo costruito questo quartiere con impegno e dignità”, ha ricordato un’ex residente. “Oggi abbiamo il dovere di trasmettere quella stessa cura a chi verrà dopo di noi”. Corso Giolitti, ieri più che mai, ha dimostrato di essere molto più di una strada: è un luogo di comunità, di memoria e di futuro. Un patrimonio da proteggere, vivere e far risplendere ancora.

cuneo - Corso Giolitti - Vescovo - Casa Famiglia