Crisi climatica e territori interni al centro della Scuola di Ecologia Politica in Montagna
Da mercoledì 3 a domenica 7 settembre Vernante e la Valle Vermenagna ospitano l’iniziativa promossa da Noau officina culturale, con NEMO – Nuova Economia in MontagnaDa mercoledì 3 a domenica 7 settembre Vernante e la Valle Vermenagna ospitano l’edizione piemontese della Scuola di Ecologia Politica in Montagna, un’esperienza di studio specialistico e ricerca-azione multidisciplinare attorno alle tematiche legate alla crisi ecologica e climatica mondiale declinate sui territori delle terre alte, con l’intento di stimolare una riflessione comune tra studiosi, professionisti e comunità sul presente e sul futuro delle aree interne in relazione a quelle metropolitane. Il cuore dell’edizione 2025 batterà nelle giornate di venerdì 5 e sabato 6 settembre, quando la riflessione scientifica e i laboratori di comunità si apriranno al pubblico, previa iscrizione all’indirizzo e-mail [email protected], con momenti di incontro e cultura condivisa presso il Centro Visite Alpi Marittime a Vernante. L’iniziativa è promossa da Noau officina culturale, con NEMO – Nuova Economia in Montagna, in collaborazione con Aree protette Alpi Marittime, Comune di Vernante e numerosi altri partner istituzionali, scientifici e accademici e con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Fondazione CRC. Per maggiori informazioni scrivere a: [email protected]. Per visionare il programma della Scuola visitare il link www.scuolaecologiapolitica.it/edizione-2025.
“Siamo molto contenti che per il secondo anno la Scuola di Ecologia Politica in Montagna faccia tappa nella nostra Valle – dichiara il sindaco di Vernante e presidente dell’Unione Montana Alpi Marittime, Gian Piero Dalmasso –, come esperienza per costruire una visione di futuro sostenibile, non solo per gli abitanti e i professionisti del territorio, ma per tutti coloro che per lavoro, passione o spirito di partecipazione e cittadinanza attiva, vogliano impegnarsi contro la crisi ambientale globale. La Valle Vermenagna si offre come campo di analisi e discussione, a partire dalle sue fragilità ma anche con i suoi punti di forza. Auspichiamo una partecipazione importante di tutti coloro che vogliano dare un contributo: venite ai tavoli di discussione del venerdì, al laboratorio del sabato, agli eventi serali: rendiamo questa esperienza un’opportunità per il nostro territorio”.
Studenti universitari, dottorandi e ricercatori in Antropologia culturale, Sociologia, Scienze politiche e sociali, Scienze Internazionali, Comunicazione, Bioscienze provenienti da Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, insieme a professionisti, imprese, attivisti, docenti universitari, amministratori del territorio ma anche abitanti della Valle Vermenagna: saranno circa 40 i partecipanti all’edizione della Scuola di Ecologia Politica in Montagna che si confronteranno sulle politiche e le azioni concrete che i territori montani possono adottare in chiave ecologica, per rispondere alla crisi mondiale che stiamo vivendo, a partire da un caso concreto: quello della Valle Vermenagna.
La Scuola di Ecologia Politica in Montagna sarà suddivisa su tre giornate centrali (4-5-6 settembre) principalmente presso il Centro Visite Alpi Marittime a Vernante (Strada Statale 20 n.12), più una mezza giornata di accoglienza (3 settembre) presso la Casaviadelsale a Limone Piemonte (Strada Statale 20 n.13) una di restituzione finale (7 settembre) durante una passeggiata sul territorio. Venerdì 5 dalle 11.30 alle 18 chiunque voglia partecipare si potrà unire ai lavori della Scuola in tre tavoli di discussione attorno a tre temi: relazioni di comunità, nuove economie, formazione e innovazione. Alle 21.30, a Vernante, il teatro ex Confraternita ospiterà la proiezione del documentario “Un paese da abitare” di Andrea Fantino, seguita da un talk con il regista e i ricercatori di FIERI attorno a spopolamento, ripopolamento, politiche dell’abitare e migrazioni. Sabato 6 dalle 9.45 alle 17 si svolgerà invece un laboratorio di immaginazione, a cura di Noau e NEMO, uno spazio aperto per costruire e discutere proposte concrete di azione attorno ai temi emersi nei tavoli di discussione del venerdì. In serata, dalle 21.30 presso il teatro ex Confraternita, la Scuola presenterà “La canzone della foresta”, lo spettacolo di e con Irene Borgna, arricchito dalle illustrazioni di Silvia Benetollo: un racconto che intreccia memoria storica, resistenza civile e natura, per restituire voce e potere simbolico ai boschi e alle comunità che li abitano. La partecipazione agli eventi serali è libera e gratuita fino a esaurimento posti.
Durante la Scuola sono previste attività formative frontali, visite e passeggiate itineranti sul territorio in compagnia di guide parco, persone, realtà locali significative e player di territorio (imprese, enti gestori); tavole rotonde di discussione e confronto, laboratori di immaginazione e serate divulgative e di svago. A partire dalle tematiche emerse durante le giornate della Scuola, verrà assegnata una borsa di studio di 3mila euro per sviluppare nel corso del prossimo anno un progetto di ricerca-azione significativo per le comunità e gli stakeholder del territorio.

Noau