Cuneo illumina la torre civica di giallo contro la pena di morte
L’iniziativa, lanciata dalla Comunità di Sant’Egidio, ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’abolizione dell’esecuzione capitaleIl Comune di Cuneo, anche quest’anno, attraverso la Giunta ha deliberato l’adesione all’iniziativa della Comunità di Sant’Egidio “Città per la Vita/Città contro la Pena di Morte” – “Cities for life / Cities against the death penalty”.
Promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, continua la campagna in tutti i continenti per giungere ad una moratoria universale. “Come Amnesty International - Antenna di Cuneo siamo contenti che la nostra amministrazione comunale abbia aderito alla Giornata Internazionale Città per la Vita - Città contro la Pena di Morte concedendo l'illuminazione in giallo della Torre civica comunale il 30 novembre - dichiara Patrizia Barello, responsabile del gruppo Amnesty cuneese - rafforzando ancora una volta il valore di un'altra ricorrenza, la giornata mondiale contro la pena di morte che cade il 10 ottobre di ogni anno, volta a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'abolizione della pena capitale”.
Lo scopo della ricorrenza è quello di accrescere la consapevolezza sull'uso della pena di morte, rafforzare l'attivismo contro la sua applicazione e lavorare per l'obiettivo finale della sua abolizione in tutto il mondo. “Negli ultimi anni, ancora di più negli ultimi mesi, l’uso della pena di morte si è intensificato – aggiunge ancora Patrizia Barello – in un contesto globale caratterizzato da insicurezza, instabilità politica ed economica e, in alcuni stati, da operazioni militari. In uno scenario nel quale lo stato di diritto e il rispetto del diritto e degli standard internazionali sui diritti umani si vanno indebolendo, l’aumento delle esecuzioni mostra tanto l’arbitrarietà della pena di morte quanto la politicizzazione del suo uso”.
Nei primi nove mesi del 2025 le esecuzioni hanno raggiunto livelli allarmanti in alcuni stati: il numero delle esecuzioni registrate nell’intero 2024 è stato superato o è persino raddoppiato. Le 34 condanne a morte eseguite in dieci stati degli Usa nei primi nove mesi del 2025 costituiscono un aumento di oltre un terzo rispetto ai dati del 2024. Alla fine del mese di settembre in Iran erano state superate le 1.000 esecuzioni, rispetto al già triste totale di 972 del 2024. Si tratta del più alto numero di esecuzioni mai registrato da Amnesty International in questo paese da almeno 15 anni.
“In Piemonte – ricorda Patrizia Barello - cresce la preoccupazione per la sorte di Ahmadreza Djalali, l’accademico svedese-iraniano, docente al Centro di Medicina dei disastri presso l’Università del Piemonte Orientale, arrestato arbitrariamente il 25 aprile 2016 mentre era in viaggio d’affari in Iran e accusato di spionaggio a favore di Israele. Dopo gli attacchi israeliani del 13 giugno, in Iran sono state arrestate centinaia di persone con l’accusa di ‘collaborazione’ o ‘spionaggio’ e, dal 16 giugno, le autorità hanno messo a morte arbitrariamente almeno sei persone per questo tipo di accuse”.
Nei giorni scorsi è stato reso noto che il 24 giugno Ahmadreza Djalali, in precarie condizioni di salute, è stato trasferito dal carcere di Evin in un luogo al momento ignoto. La sua esecuzione potrebbe essere imminente. Il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, ha accolto l’invito di Amnesty International a continuare a mantenere viva la speranza e un faro acceso su questa vicenda.
I dati sull’uso della pena di morte in Cina, Corea del Nord e Vietnam restano un segreto di stato, ma dalle informazioni raccolte da Amnesty International pare che le esecuzioni procedano allo stesso ritmo e che solo in Cina siano migliaia.
Nonostante tutti questi passi indietro, la speranza di un mondo senza esecuzioni non viene meno. Il 25 giugno il parlamento del Vietnam ha eliminato la pena di morte dal codice penale per otto reati. In Malesia, dove nel 2023 l’obbligo della pena di morte per determinati reati era stato abolito, sono state commutate oltre 1000 condanne e, il 21 luglio, l’ufficio del primo ministro ha annunciato che la moratoria sulle esecuzioni istituita nel 2018 sarebbe rimasta in vigore.
Ad oggi 113 stati hanno abolito la pena di morte per tutti i reati e quasi tre quarti di tutti gli stati del mondo lo hanno fatto nelle leggi o nella prassi.
CUNEO cuneo - Pena di Morte - Sensibilizzazione - Comunità di Sant'Egidio - torre civica

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