In Piemonte non ci sono abbastanza pediatri
La regione conta in media oltre 1.100 bambini per dottore, un numero che supera sia la media nazionale sia il limite massimo previsto dall’accordo collettivo nazionaleAvere un pediatra, così come avere un medico di base, in Italia sembra un diritto quasi scontato. Invece non lo è o, almeno, non per tutti. Secondo i dati diffusi dalla fondazione Gimbe, che si occupa di promuovere formazione e ricerca in ambito sanitario, a livello nazionale mancano almeno 502 pediatri di famiglia, e le carenze maggiori si concentrano in Lombardia, Piemonte e Veneto. Inoltre, si prevede che la situazione peggiorerà perché entro il 2028 dovrebbero andare in pensione 2.598 pediatri, di cui 101 in Piemonte.
“Le segnalazioni sulla difficoltà di accesso al pediatra di libera scelta arrivano oggi da tutte le regioni, evidenziando criticità ricorrenti: complessità burocratiche, carenza di risposte da parte delle Aziende Sanitarie, pediatri con un numero elevato di assistiti e impossibilità, per molte famiglie, di iscrivere i propri figli a un pediatra di libera scelta”, ha detto Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe. Questa mancanza comporta difficoltà per le famiglie e, ha aggiunto Cartabellotta, “richiede interventi organizzativi urgenti per garantire la continuità dell’assistenza pediatrica, soprattutto ai più piccoli e ai più fragili”.
A livello nazionale, secondo i dati diffusi dall’Annuario statistico del Sistema sanitario nazionale, nel 2023 il numero di pediatri di libera scelta è calato del 9,5% rispetto a quattro anni prima, che corrisponde a 702 pediatri in meno. Questa riduzione solo in parte è stata compensata dal calo demografico. A questi elementi si aggiunge poi l’invecchiamento della categoria. Il numero di pediatri con più di 23 anni di specializzazione è passato dal 39% del 2009 al 77% del 2023.
A preoccupare è anche il numero di pazienti per pediatra, in particolare in Piemonte. Secondo l’ultimo accordo collettivo nazionale, il numero massimo di bambini e bambine che un pediatra può avere in cura è mille. Al di sopra di questa soglia l’unica eccezione prevista è l’iscrizione dei fratelli di assistiti che sono già in carico, o deroghe concesse dall’ASL per un periodo limitato e motivate da esigenze particolari. In media, ogni pediatra in Italia ha 900 assistiti. Il Piemonte però è ben oltre questa soglia con 1.119 assistiti per pediatra. È al secondo posto in Italia per numero di bambini per dottore, preceduto solo dalla Provincia autonoma di Bolzano (1.139) e seguito dal Veneto (1.008). Al fondo della classifica, invece, ci sono Lazio (800), Marche (796) e Molise (789). “In molte aree interne del Paese diventa difficile, se non impossibile, trovare un pediatra disponibile, sia nelle zone interne o periferiche, sia nei grandi centri urbani”, ha detto Cartabellotta.
Secondo le stime della fondazione Gimbe, il 75,7% delle carenze a livello nazionale si concentra in Lombardia, dove mancherebbero 180 pediatri; in Piemonte, dove ne servirebbero 108; e in Veneto, dove ne mancherebbero 93. Secondo il presidente di Gimbe, “guardando ai pensionamenti attesi, nonostante il calo delle nascite, non è affatto scontato che le nuove generazioni di pediatri di libera scelta siano sufficienti a garantire il ricambio, né tantomeno a colmare le carenze attuali, che rischiano di aggravarsi ulteriormente, in particolare nelle aree più periferiche”.

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