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DEMONTE - Wednesday 10 December 2025, 08:33

La tecnologia 3D al servizio della memoria fortificata delle Alpi

Gruppi di ricerca del Politecnico di Torino hanno condotto una serie di campagne di rilievo finalizzate alla creazione di modelli tridimensionali di alcune opere militari delle valli Stura e Gesso
La tecnologia 3D al servizio della memoria fortificata delle Alpi

Le Alpi meridionali sono costellate di opere militari, diventate parte integrante dell’identità dei luoghi: presenze imponenti o talvolta nascoste nella vegetazione, veri e propri simboli di memoria e appartenenza che ad oggi restano però in gran parte sconosciute e difficilmente accessibili. 

Con il progetto COGNITIO-FORT, finanziato dal programma Interreg Alcotra 2021–2027, la rete di partner italo-francesi formata da Département des Alpes Maritimes (capofila), Aree Protette Alpi Marittime, Unione Montana Valle Stura e Parc national du Mercantour sta lavorando alla valorizzazione e allo sviluppo della conoscenza scientifica del patrimonio fortificato su scala transfrontaliera, per strutturare un'offerta culturale di qualità fruibile a tutti i tipi di pubblico.

All'interno del progetto, il Politecnico di Torino svolge un ruolo centrale grazie alle competenze del Laboratorio di Geomatica per i Beni Culturali del Dipartimento di Architettura e Design (DAD) e del Geomatics Lab del Dipartimento DIATI, riconosciuti a livello nazionale per l’eccellenza nelle tecniche di rilievo 3D, nella documentazione del territorio e nell’applicazione delle tecnologie geospaziali ai beni culturali.

Il lavoro del Politecnico: la ricostruzione digitale delle fortificazioni alpine
Nel corso degli ultimi mesi, i gruppi di ricerca del Politecnico hanno condotto una serie di campagne di rilievo metrico integrato finalizzate alla creazione di modelli tridimensionali accurati di alcune opere militari delle Valli Stura e Gesso. In particolare, sono state effettuate le seguenti rilevazioni: l’Opera 9 ad Andonno (Valdieri, Maggio 2024), le fortificazioni del piano della Bandia (Sambuco, Luglio 2025), l’Opera 6 e l’Opera 7 delle Barricate (Pietraporzio). Infine, sono stati rilevati l’Osservatorio della cresta di Barel e la Batteria (Opera 14), entrambi facenti parte del Caposaldo del Becco Rosso (Settembre 2025).

Le attività, coordinate da Nannina Spanò, Francesca Matrone, Andrea Maria Lingua, Giacomo Patrucco e Paolo Maschio, sono state svolte in collaborazione con l’Unione Montana Valle Stura e con la partecipazione degli studenti del Team DIRECT (Disaster Recovery Team), che hanno avuto l’opportunità di sperimentare sul campo tecniche avanzate di rilievo in contesti montani complessi.

Per acquisire i dati sono stati utilizzati strumenti e tecnologie altamente specializzati: per la georeferenziazione e la creazione di precise reti di riferimento sono stati utilizzati stazioni totali e ricevitori GNSS, mentre per il rilevamento dettagliato di esterni e ambienti sotterranei, spesso inaccessibili al pubblico, laser scanner terrestri, sistemi di mappatura mobile e droni.

Una volta rientrati in laboratorio, i ricercatori hanno elaborato – e stanno continuando a elaborare – i dati raccolti attraverso tecniche di laser scanning e fotogrammetria. 

Il risultato sarà la ricostruzione tridimensionale completa delle opere: dalle gallerie agli spazi esterni, dalle geometrie sotterranee alle coperture, un modello 3D navigabile, capace di restituire in modo realistico e immersivo la complessità architettonica e paesaggistica delle opere.

I dati, restituiti in forma di nuvole di punti, modelli 3D mesh e tavole CAD, sono inoltre strumenti fondamentali per le amministrazioni, gli enti gestori e le associazioni che si occupano della tutela e della valorizzazione del patrimonio.

"Questa collaborazione – sottolinea l’Unione Montana Valle Stura – rappresenta un passo fondamentale verso la creazione di una conoscenza digitale condivisa del nostro patrimonio fortificato, capace di unire ricerca, innovazione e accessibilità culturale".

c.s.
luogo DEMONTE
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Tag:
Alpi
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